Peculato, truffa aggrava ai danni dell'Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio.
Sono i reati contestati a Gianfranco Micciché, ex presidente dell'Assemblea Regionale siciliana e al suo autista Maurizio Messina.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, il gip del tribunale del capoluogo ha emesso per il politico forzista la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Cefalù, per Messina invece è scattato l'obbligo di dimora nei comuni di Palermo e Monreale.
Sequestrati dalla Guardia di Finanza 24mila euro proventi dei presunti reati contestati agli indagati.