E’ una lunga battaglia quella di Rita Bernardini, che non è iniziata sotto questa campagna elettorale per le europee, ma che contraddistingue tutta la sua vita, presidente di Nessuno tocchi Caino ma soprattutto oggi candidata al Parlamento europeo con la lista Stati Uniti d’Europa.
E’ in sciopero della fame da oltre 14 giorni, le condizioni delle carceri italiane sono al collasso ma soprattutto ad essere violati sono i diritti dei detenuti: “La battaglia sulle carceri contro le condizioni inumane e degradanti delle carceri italiane va portata in Europa”.
Ieri davanti al carcere di Piazza Lanza a Catania la capolista per le Isole ha parlato di sovraffollamento e per trattamento inumano e degradante dei detenuti: “La Corte europea dei diritti dell’uomo ha già condannato il nostro paese nel 2013. Adesso è in corso una battaglia: io cerco di portarla avanti in primis con il mio corpo, con la non violenza, con il mio sciopero della fame.
Le istituzioni politiche tuttavia non stanno ascoltando. Per questo ho rivolto un appello al Governo Meloni e al Parlamento per approvare quanto prima una proposta di legge concreta che già esiste ed è stata calendarizzata, e che potrebbe far diminuire il sovraffollamento, i suicidi, le tristi vicende di autolesionismo e le morti in carcere”.
Si tratta della proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale dei detenuti che rispettano le condizioni per il rilascio “calendarizzata in Parlamento grazie a un precedente sciopero della fame portato avanti da me e da Roberto Giachetti, ma poi bloccata in prossimità delle elezioni europee”.
E questa mattina alle 11, a Palermo, presenterà la sua candidatura insieme all’onorevole Benedetto Della Vedova di +Europa.
A Marsala il 28 maggio, il circolo di Fratelli D' Italia con i suoi rappresentanti locali ha organizzato un incontro, che si terrà alle ore 17.30 presso le storiche Cantine Alagna. Saranno presenti i due candidati alle elezioni europee 2024, Ruggero Razza e Giuseppe Milazzo, insieme al presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno.
Continua la sua battaglia elettorale, ma con cautela, Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e ideatore della lista “Libertà”: “Oggi abbiamo un solo strumento: la nostra voce. Per diffondere il progetto Libertà e superare l'oscuramento dei media, è fondamentale che ognuno di noi parli, condivida e faccia conoscere il nostro messaggio. La Sicilia giocherà un ruolo importante: qui puntiamo a sfondare la soglia del 20%. Un risultato che concorrera' al raggiungimento della soglia del 4% a livello nazionale. Siamo abituati a certe sfide e fino ad oggi le abbiamo vinte riuscendo a dare lezioni di Libertà. A chi ci attacca in questo momento diciamo: ben vengano. Sapremo replicare punto su punto.” Un passaggio De Luca lo dedica all'analisi dell'attuale situazione politica in Sicilia: ”È vergognoso che il presidente Schifani non assegni l'assessorato all'agricoltura da oltre un mese perché aspetta il risultato elettorale. Noi diciamo basta a queste logiche partitiche. Dalla Sicilia ci aspettiamo un risultato eclatante. La partita importante per noi si gioca infatti soprattutto in Sicilia. Il voto dell'8 e 9 giugno rappresenta un referendum perché questa competizione ha una rilevanza politica fondamentale per definire i prossimi assetti”.
In ricordo della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio del 1992, la candidata del PD Lidia Tilotta ha lanciato la proposta di una commissione antimafia europea: “La politica europea si occupi di mafie poiché queste ultime già da qualche tempo si occupano della politica europea. È tempo che l’UE si doti di una Commissione parlamentare europea antimafia permanente, secondo il progetto del criminologo Vincenzo Musacchio. Dobbiamo seguire l’esempio di Giovanni Falcone - il primo a individuare nella cooperazione internazionale una delle strategie di lotta più efficaci per intraprendere una concreta azione globale contro le organizzazioni mafiose di matrice transnazionale - non solo per un certo lasso di tempo, come accadde per la Commissione speciale per investigare sulla criminalità organizzata, istituita dal parlamento europeo nel 2012, come se dopo il test di un anno non si ritenesse necessaria. Non dimentichiamo che, pur rimanendo legate al territorio d’origine, le nuove mafie hanno gradualmente e sempre di più ampliato il proprio potere sfruttando tutti i vantaggi offerti dalla globalizzazione. La Commissione Antimafia Permanente deve occuparsi di criminalità organizzata, di corruzione, di riciclaggio di denaro e di crimini di natura economico-finanziaria e la sua istituzione certificherebbe un impegno specifico che da tanto tempo è richiesto ai parlamentari europei di tutti gli Stati membri aderenti all’Unione europea e contribuirebbe a migliorare il quadro legislativo dell’Unione europea eliminando quelle profonde discrasie ancora oggi esistenti negli ordinamenti giuridici dei singoli Stati membri.”
E’ arrivato in Sardegna Leoluca Orlando, capolista della circoscrizione Isole di Alleanza Verdi Sinistra: “ Il mio impegno è portare la voce del Sud dentro l’Unione Europea, cogliendo la storia del Mediterraneo. Intendo proporre al Parlamento Europeo, la costituzione di una ‘Mare Nostrum’ europea. Intanto le vite in mare vanno salvate, poi ci sarà da lavorare sul sistema europeo di asilo, rendendo solidarietà e ricollocazioni obbligatorie superando il datato criterio di Dublino”.