17,00 - Interviene l'ex Sindaco Valentina Piraino: "Sono sconvolta dalle affermazioni menzognere fatte dal sindaco Grillo nei miei confronti e nei confronti dei consiglieri Cavasino e Milazzo a cui va tutta la mia stima e la mia solidarietà . A tutela della mia immagine professionale e personale devo necessariamente chiarire che da parte mia non c’è mai stata alcuna pressione nè tantomeno pianificazione di progetti alternativi che partissero da una richiesta del mantenimento del mio ruolo da vicesindaco e di un assessorato al consigliere Milazzo. Rimando al mittente tutte le accuse fatte nei miei confronti, ivi compresa la gestione dei rapporti con il consiglio per un mio tornaconto, e se non chiaro finora, prendo ufficialmente le distanze da questa Amministrazione fiduciosa del fatto che la verità prima o poi vince sempre!"
16,00 - Chiude il sindaco: “Oggi si è parlato di un progetto elettorale, si sta lavorando a questo e non alla città. C’è un progetto per il dopo, è stata detta una cosa vera: c’è delusione e si sta lavorando all’alternativa. E’ giusto dire la verità, io ho avuto formalizzate delle proposte dai gruppi politici per avere degli assessori e dei vice sindaco. Bisogna fare una considerazione sul significato del termine alleanza, tutto questo è finalizzato ad obiettivi strategici che non possono venire meno se non c’è l’assessore. Io ad esempio ho lavorato bene con gli assessori dell’MPA, non sono stati riconfermati certamente non per me. E’ cambiato qualcosa nel loro assetto interno. Ho avuto formalizzata una proposta che era quella di mantenere vice sindaco Valentina Piraino e assessore Vito Milazzo”.
Volano gli stracci in Aula tra Cavasino, Milazzo e il sindaco Grillo. Riprende il sindaco: “Si parla sul sentito dire, confrontiamoci sul riscontro diretto. Lei non può attribuirmi responsabilità sul sentito dire (lo dice rivolgendosi a Cavasino). E’ più facile farsi contagiare da maldicenze. Per me c’è solo un obiettivo ed è la città”.
Ha replicato Cavasino: “Ci teniamo stretti i complimenti bipartisan ma non possiamo sentire bugie. Il sindaco generalizza le condotte dei singoli consiglieri, questo non gli è consentito. Siamo stanchi delle sue prese in giro, c’è stata una falsa condivisione. Noi non parliamo per sentito dire ma noi abbiamo messaggi e chiamate, grazie per avere accettato il mio invito ad essere più coraggioso. Noi non abbiamo un fine elettorale perché altrimenti avremmo votato favorevolmente la mozione, noi con lei siamo stati sempre onesti. Noi abbiamo sciolto il gruppo consiliare Liberi dopo che il sindaco non ci ha fatto partecipare a nessuna riunione di maggioranza. Non accetto di essere additato come bugiardo, traditore e ingrato”.
Vito Milazzo: “Questo è il sindaco delle menzogne, il consigliere Milazzo ha rinunciato alle proposte del sindaco per serietà e credo che era doveroso chiarire questo aspetto. Non ho intenzione di entrare nel merito delle provocazioni, tanto lei non è più credibile”.
15,35 - A chiarire la posizione politica è Vito Milazzo: “Noi non diamo più fiducia, per noi è chiusa la questione, non siamo dei traditori. Il traditore è lei sindaco: ha tradito noi e il suo programma”.
Prima di dare la parola al sindaco Enzo Sturiano ha preso le difese del deputato Stefano Pellegrino duramente attaccato da Rino Passalacqua: “Nella vita bisogna avere riconoscimento, nessuno ha speso una parola a difesa di Pellegrino dopo che ha fatto tanto per la città e dopo che tanti consiglieri comunali, che hanno firmato e votato la mozione, poi si rivolgono a lui per aspetti che riguardano sempre la città.”.
15,25 - A voto concluso alcuni consiglieri hanno preso la parola, Gaspare Di Girolamo: “Mi sono astenuto perché ad oggi posso dichiarare che l’Amministrazione non ha fatto bene ma sono stato eletto in maggioranza e mi sento di dare fiducia. Non posso permettere che questa città venga gestita da un Commissario, abbiamo già visto quello che succede ai Liberi Consorzi”.
Lele Pugliese di Fratelli d’Italia: “Tutto nasce da una grande delusione dettata dalle aspettative. Lei aveva la possibilità di fare tanto, aveva una grande Ferrari, ci sono tanti giovani con una grande voglia. Chiedo all’Amministrazione di essere più incisiva. Spero che lei da domani cambi passo. Non credo che tra i firmati ci sia un progetto unico, li unisce solo una delusione”. Il consigliere di Fratelli d’Italia forse non ha capito che è in maggioranza, il suo discorso è fiducioso ma molto critico.
A voto concluso i consiglieri comunali continuano nella discussione, perché adesso si passa all’analisi del voto, il consigliere Coppola dice: “Solo 7 voti contrari alla sfiducia, da qualche parte bisognava svegliare la politica e la città. Mi auguro che venga rispettato il voto di tutti. Noi non avevamo la certezza che la mozione passasse”. Poi lancia la volata a Nicola Fici: “Era pronto prima, lo siamo anche ora. E stiamo lavorando per questo”.
Pino Ferrandelli: “Così come detto precedentemente annunciato il nostro gruppo non ha partecipato alla votazione. Oggi non c’è nessuna vittoria del sindaco, l’astensione non è un voto bello, è un segno di fiducia ma pure di delusione. Questa votazione di oggi è un momento di riflessione per invertire la marcia, perché ancora possiamo recuperare”.
15,10 - La mozione di sfiducia è stata bocciata dall’Aula: hanno preso parte alla votazione 21 consiglieri su 24, quorum previsto 15. Respinta con 11 voti favorevoli e 7 contrari.
Enzo Sturiano contrario
Vito Milazzo astenuto
Piero Cavasino astenuto
Milazzo Eleonora favorevole
Ivan Gerardi contrario
Gaspare Di girolamo astenuto
Leo Orlando favorevole
Pino Carnese contrario
Gabriele Di pietra favorevole
Piergiorgio Giacalone favorevole
Vanessa Titone contraria
Nicola Fici favorevole
Mario Rodriquez favorevole
Flavio Coppola favorevole
Elia Martinico favorevole
Rosanna Genna favorevole
Giancarlo Bonomo contrario
Rino Passalacqua favorevole
Lele Pugliese contrario
Walter Alagna favorevole
Usciti dall’aula Vinci- Accardi- Ferrandelli.
15,05 - Ha ripreso la parola, alle 14.50, il consigliere comunale Rino Passalacqua, è una seduta fiume quella di oggi: “E’ una situazione al collasso in città. Sono molto contento della discussione di oggi, al posto del sindaco mi sarei dimesso perchè c’è da prendere atto del fatto che non c’è sostegno nei suoi confronti. Si registra un fatto storico, in questa città ci sono figure politiche su cui contare per il futuro e non è il sindaco e i suoi adepti. Ne sono orgoglioso. La seduta di oggi è stata illuminante, il filmino dell’onorevole Stefano Pellegrino è più ridicolo di quello del sindaco”.
Poi un altro affondo contro Pellegrino: “E’ grave il consigliere morto di fame che non rinuncia o quel deputato che svende la città per motivi elettorali?”.
Chiusa la discussione si apre il voto alla mozione.
14,50 - La consigliera Rosanna Genna lancia un appello agli assessori: non fare troppo comunella con i consiglieri comunali perché rischiano di essere cacciati. Poi l’affondo contro il Primo Cittadino: “Noi ci abbiamo messo la faccia, ce lo siamo caricati in spalla, perchè non era facile piazzarla. Lei è stato più catastrofico del sindaco Alberto Di Girolamo, abbiamo una città impraticabile. Il sindaco non ha un piano di protezione civile”.
14,35 - Gabriele Di Pietra: “Il mio è un intervento personale, non entro nel merito delle questioni politiche perché non sono questioni legate al mio voto. La seduta è complicata per la responsabilità. Noi rappresentiamo la città, oggi il voto non è del singolo consigliere. L’unico fine non è quello di mettere la città nelle mani di un commissario. Lei non ha condiviso con noi il percorso di Enologia, fino a quando non la vedrà aperta io non ci crederò. Oggi voterò favorevolmente alla mozione di sfiducia. Se oggi vi fosse un referendum popolare io sono certo che domani mattina saremmo tutti a casa”.
14,20 - Ha ribadito il consigliere Piero Cavasino che il gruppo Marsala in Azione non è più in maggioranza e annuncia il loro voto contrario alla mozione: “Sin dal primo giorno le abbiamo rappresentato i malesseri che ci hanno accompagnato, abbiamo fatto parte di questa amministrazione per oltre 3 anni ma non lo abbiamo fatto come avremmo voluto. Lei ha mai cercato di selezionare consiglieri e assessori rispetto ad altri? Andando alla mozione, insieme al consigliere Milazzo, abbiamo studiato e ripercorso i tre anni all’interno di quest’Aula ma noi siamo seri e onesti: siamo usciti dalla maggioranza un mese e mezzo fa, oggi sarebbe poco serio votare favorevolmente la mozione”.
14,15 - Un elenco di cose non fatte è l’intervento di Leo Orlando: “Il sindaco ha parlato di tempi della Pubblica Amministrazione, chiedeva due anni di tempo ma ne ha avuti altri 2 e in 4 anni non è cambiato nulla. C’è il corpo della Polizia Municipale che è sotto organico e non è previsto alcun concorso, ci aspettavamo risposte per lo scorrimene veloce ma non sappiamo nulla, ci aspettiamo il piano parcheggi e del traffico, ci aspettavamo nuovi impianti fotovoltaici, non c’è il piano affissioni a cui abbiamo lavorato per due mesi. Abbiamo 80 mila euro a disposizione per l’educazione civica e il rispetto della città, bastava fare dei progetti e lei non ha speso niente. Lei deve parlare delle agibilità delle scuole, degli impianti di sicurezza. Il problema della pista ciclabile è grande, ed è impensabile che vengano realizzate opere senza il piano del traffico. Tutto quello che ho elencato sono note protocollate. La mozione di sfiducia è un atto legittimo e che quest’Aula può fare”.
14,00 - Pino Carnese nel suo intervento è pure tragicomico: “Con lei sono stato molto critico perché è venuto meno ad alcune promesse di campagna elettorale, successivamente ho visto che la città andava male. Passando un pò di tempo ho visto che ora Marsala è una città a cielo aperto, prossimamente si apriranno altri progetti interessanti. Questa mozione di sfiducia potrebbe avere il titolo: Mozione per iper attività del sindaco”.
13,55 - Duro l’intervento del consigliere Walter Alagna, che fa parte del gruppo consiliare “Noi Marsalesi”: “Questa crisi l’ha voluta lei, il PNRR sarebbe stato la chiave utile per concertare per attingere fondi e creare sviluppo auspicabile, ci abbiamo creduto signor sindaco. Quest’Aula non si è lasciata prendere dalla frammentazione, non facendo distinzione tra maggioranza e opposizione o simpatizzanti, siamo stati uniti nel votare le attività per la crescita del territorio. Abbiamo trovato le giuste soluzioni in commissione consiliare, lì abbiamo preso decisioni serie e responsabili, non siamo mai stati in conflitto. Non siamo mai stati in aggressione ma solo difensori del territorio, abbiamo esercitato l’atto di fede al territorio non al sindaco, non cercando poltrone o chissà cosa. Marsala vive un disagio sociale, culturale, economico. E’ l’assenza di speranza che ci porta alla mozione. La sporcizia, voi non vi accorgete di cose banali. L’atto di sfiducia è un atto lineare, noi rappresentiamo gli interessi dei cittadini che ci hanno eletto. Dichiaro la mia consapevolezza e solidarietà anche nei confronti di chi voterà contro la mozione, ognuno deve essere libero di rappresentare le proprie idee. Marsala è una città meravigliosa, bisogna risolvere però le incrostazioni che bloccano il decollo turistico della città. Confermo il mio voto favorevole alla mozione”.
13,25 - Di nuova stagione politica e amministrativa parla il consigliere Pino Ferrandelli dell’MPA: “Siamo delusi noi ma è delusa la città. Ha fatto una giunta sua, monocolore. I servizi soffrono, c’è abbandono e inerzia totale. Ho firmato convinto questa mozione ma voglio dire una cosa. Ho inviato la mozione ad un avvocato amministrativista di Palermo: voglio capire se il TAR accetta o rigetta poi il ricorso del sindaco della città. A me spiace ma se insistente sulla votazione di oggi noi di MPA abbandoneremo l’Aula”.
Riprende la parola il consigliere Nicola Fici: “C’è difficoltà anche da parte del sottoscritto, sono desideroso di comprendere le motivazioni dei colleghi. Il video del sindaco fatto ieri è un post da campagna elettorale. In questi tre anni il Primo Cittadino ha preceduto con azzeramenti di giunta, una palese contraddizione. Il Sindaco ha parlato di accelerare il passo e dopo la mozione dice che adesso è la fase del raccolto: ma chi ha seminato? Il messaggio che passa è che i risultati prodotti sono unicamente grazie al suo operato. In queste contraddizioni che addebita ad altri consiglieri lei fa delle strane e ripetute allusioni, lei dice ma non dice, riferendosi a Paolo Ruggieri. Doveroso chiedere un dibattito pubblico per spiegare le reali ragioni di queste frizioni”.
Poi Fici parla della pista ciclabile: “Non serve a nulla, forse solo a fare jogging, non collega ai lidi, quella della Spagnola non collega alla città. Non si capisce la sede nella quale si deve discutere, qual è la programmazione strategica della città. Le sue sono vere contraddizioni, nel 2015 ha teso la mano alla precedente Amministrazione ma sbaglio o in questi anni si è solo parlato di responsabilità addebitate unicamente ai predecessori senza mai assumersi la sua debita responsabilità”.
13,00 - Sono le 13.00 e in Aula ci sono 24 consiglieri su 24, il consigliere Flavio Coppola, eletto nel 2020 in maggioranza e poi passato in opposizione, parte dal proprio gruppo: “Il nostro gruppo avrebbe potuto trovare dei punti di convergenza. La mozione è stata presentata durante la seduta delle interrogazioni. Ho chiesto più volte lo scioglimento di Marsala Schola, lei si è rifiutato pure di discutere in Aula della questione, ha nominato un cda. Questo consiglio comunale ha lottato per rivendicare alcuni diritti negati, come la presenza degli assistenti igienico sanitari, abbiamo voluto la sicurezza dei bambini. Io sono pure convinto che un commissario non è il bene della città, ma il commissario deve mettere mano all’ordinaria amministrazione che ben venga. I cittadini pagano le tasse e pretendono attenzione. Marsala è in stato di abbandono totale”.
12,45 - Ha parlato per oltre 40 minuti il sindaco Grillo chiosando all’Aula:“Una cosa posso promettere ai consiglieri comunali, tutti, che da parte nostra c’è piena apertura al dialogo e confronto”.
12,35 - E sui ritardi: “Sì, ci sono stati ritardi nella presentazione del DUP e del Bilancio ma non ci sono inadempienze. Se poi vogliamo parlare di decoro urbano noi abbiamo fatto dei sevizi aggiuntivi anche con Formula ambiente, ci siamo attrezzati oggi in maniera diversa per il verde pubblico. I risultati si vedono. Abbiamo fatto tanto lavoro nei quartieri, siamo consapevoli che servirebbe molto di più ma abbiamo gradualmente portato la macchina amministrativa a cambiare passo. E’ una amministrazione che ha avuto difficoltà ma voi pensate che un candidato sindaco che ha messo su quella coalizione avrebbe poi voluto spaccarla?”.
Sulle interrogazioni a cui pare sia mancata al risposta: “Ad alcune abbiamo risposto per iscritto, ad altre abbiamo risposto direttamente in Aula, che questa Amministrazione si sia sottratta a risponde non si può dire”.
Sugli impianti sportivi: “Oggi possiamo accogliere 5 mila persone per gli eventi sportivi, c’è stato un ritardo, abbiamo dovuto mettere in regola. Ci siamo dati degli obiettivi. Se noi arriveremo alla conclusione della partita, cioè del mandato, altri risultati ne vedremo. Noi abbiamo reso potabile l’acqua, entro maggio abbiamo definito il documento di programmazione che ci consentirà di utilizzare le acque reflue. Quando sono stato eletto le aspettative erano enormi, le cose le stiamo facendo con i dovuti tempi. Siamo la prima città in Sicilia che ha presentato progetti per l’emergenza idrica.
12,30 - Il sindaco Grillo cerca di spiegare perché le divergenze non sono mai diventate collaborazione : “Nel 2015 quando non sono stato eletto ho cercato confronto con il sindaco Di Girolamo, avevo chiesto un incontro ma mi è stato negato.
Quando sono stato eletto ho cercato di nuovo Di Girolamo cercando una collaborazione unicamente nell’ interesse della città. Ci sono visioni politiche diverse che non ci fanno collaborare, è come se ci fosse una guerra. Io spero che si possa costruire u clima diverso. Sulla questione legata al corso di laurea in enologia è tutto risolto, lo sapete bene. Abbiamo pure risolto la paventata chiusura del convitto audiofonolesi. Su Capo Boeo c’è stato un legittimo approfondimento, allora evidentemente sia quell’intervento e sull’asilo di Bosco non c’è stata una adeguata vigilanza. Sul teatro Sollima mi riservo di darvi una informativa più articolata. Quando ci siamo resi conto che già nel passato era stata utilizzata la stessa vernice senza mai che nessuno si lamentasse. Una parte di questi pannelli trattati pare non siano quelli originali, quindi stiamo parlando del nulla. Comunque quel teatro è agibile e fruibile, dopo decenni. Nessuno si è accorto che il Monumento ai Mille risulta chiuso, noi abbiamo una precisa relazione dei tecnici che attesta che è stato aperto senza essere collaudato. Per anni noi abbiamo avuto i contenitori con problemi di agibilità, nessuno se ne era accorto. Non lo abbiamo fatto prima perché mancava proprio il progetto. Risulta che non c’erano documenti di agibilità, abbiamo regolarizzato ciò che è stato aperto senza nessun controllo. Ora possiamo pure affidare gli immobili, cosa che prima non potevamo fare”.
12,15 - Il Sindaco Grillo continua sull’aspetto politico e su Paolo Ruggieri spiega alcune cose: “I partiti della mia coalizione hanno avuto la massima attenzione, io preferisco i rapporti con i partiti più che con i consiglieri, questa è la mia formazione. Oggi potevo venire qui con una maggioranza solidissima, bastava poco. Io non ho fatto scelte cambiando decine di assessori, ho fatto scelte che hanno tenuto conto delle divisioni interne ai partiti, oggi non si può negare che il quadro politico è questo. E’ vero che si è perso il rapporto con i partiti e con i movimenti ma c’è una situazione di conflittualità e poi la responsabilità si scarica sul sindaco. Il mio gruppo politico, il Movimento Liberi, ha avuto una evoluzione nella sua autonomia. Ma chi qui dentro non lo ha? Quasi tutti i consiglieri comunali hanno avuto una evoluzione, ho vissuto in un contesto non sempre facile. Il motivo vero per cui c’è stata la rottura con l’ex vice sindaco Paolo Ruggeri lo sa bene il vice sindaco, con cui ci deve essere un sentire comune e se non si è sintonizzati. Ho avuto modo di verificare delle condotte inopportune, legate alla forma e alla sostanza. Bisogna essere trasparenti, lì c’è lo snodo e riguarda più azioni che mi hanno portato a dire che la Pubblica amministrazione non può apparire censurabile. Io ho interrotto un rapporto, è venuta meno la fiducia”.
12,05 - Il Primo Cittadino, Massimo Grillo, ha risposto ai punti indicati in mozione: “La mozione è uno strumento democratico e legittimo, è occasione per la mia Amministrazione per fare autocritica e per approfondire le ragioni che sono state rappresentate dai 12 consiglieri comunali.
Avere un commissario in città non è la scelta migliore, tutto questo accade in un momento in cui si cominciano a vedere i risultati, che non arrivano dall’oggi al domani ma che sono frutto di un lavoro di squadra. Si può pensare il contrario sulla tempistica, cioè che la mozione può essere stata presentata quando si è visto che venivano fuori dei risultati. Mi permetto di dire che la politica per ciascuno di noi qui presente ha un inizio e un termine, non possiamo farci prendere da questioni di carattere personali. Ho fatto diversi errori tra questi uno: ho delegato le relazioni con il Consiglio a soggetti della mia Amministrazione, il rapporto personale non l’ho tenuto sempre per una scelta, non ho cercato il consenso attorno a me, attorno al mio gruppo, questo non fa parte della mia formazione politica. Ho lavorato nell’interesse della città, forse avrei dovuto meglio calibrare i rapporti, le porte degli assessori e la mia sono state sempre aperte, c’è sempre stata massima disponibilità. Tutto ciò può dare l’ impressione di essersi isolati, ma poi si è fatto pure apprezzamento degli assessori che mi hanno rappresentato e mi rappresentano in tutte le occasioni. Oggi messa in moto la macchina organizzativa e amministrativa finalmente emerge il lavoro ed è tempo di portare i frutti all’esterno. Voi sapete quali sono i tempi della Pubblica Amministrazione.
11.55 - E' la volta del sindaco. Massimo Grillo inizia quello che si preannuncia un lungo intervento per rispondere alla mozione di sfiducia. E lo fa ricordando che quando era assessore regionale agli enti locali, più di 30 anni fa, aveva addirittura proposto di istiuire per legge una sorta di referendum "poi hanno deciso di istituire le mozioni di sfiducia". Chissà cosa sarebbe successo... Grillo ammette un errore: "Ho delegato troppo agli assessori il rapporto con il consiglio comunale".
11,40 - Dopo la lettura della mozione il consigliere Passalacqua ha aggiunto: “I cittadini devono sapere che il rifacimento di Capo Boeo è stato perso, quello che ci hanno fatto vedere nelle ultime ore è solo un travestimento di rivalsa ma è solo una piccola parte delle somme che abbiamo perso. In Sicilia sono arrivati circa 800 milioni di euro per rifare le condotte idriche con i fondi del PNRR, l’unica provincia che manca è quella di Trapani, l’Ati è composta dai Comuni della provincia e dove è stato il sindaco? Perchè non si è mosso per dare alla città le giuste risposte? Dove sono i deputati?”.
L’intervento di Leo Orlando, consigliere del gruppo Civicamente, di opposizione, chiede al sindaco di relazionare sui punti indicati in mozione.
Un intervento emozionato quello del consigliere Piergiorgio Giacalone di ProgettiAmo Marsala: “Devo riconoscere che il suo video diramato ieri ho avuto un sussulto di qualche secondo, ho ripensato alla mia posizione ma poi mi sono detto che il sussulto non aveva ragione di essere. Vado avanti con la mia convinzione, lei nel video cita diversi progetti tra cui gli asili nido, omette però di dire che le tariffe aumenteranno il prossimo anno. Omette di dire che il finanziamento per il Lungomare era un progetto con somme di 3 milioni che questo Comune si è fatto scappare via. Poi ha citato il waterfront, progetto che non è di questa Amministrazione. Da quando è stata protocollata la mozione ci sono almeno 7 interventi iniziati, è iniziata la fase dei proclami. E’ innegabile che la mozione è caratterizzata da una elevatissima discrezionalità: poggia su 2 pilastri. Il primo di natura politica, il sindaco ha attuato una frammentazione del quadro politico, a tale motivazione ci sono quelle di natura amministrativa che si aggiungono. Molte interrogazioni senza risposta, ritardi nel DUP, il bilancio arrivato in ritardo, il ritardo nel PEF. E’ innegabile che la situazione le è sfuggita di mano”.
11,30 - Respinta la proposta di Ferrandelli, di trattare la mozione dopo il voto europeo, a leggere in Consiglio l’atto di sfiducia è il consigliere Rino Passalacqua. La mozione è stata sottoscritta da Passalacqua, Nicola Fici, Mario Rodriquez, Flavio Coppola, Eleonora Milazzo, Piergiorgio Giacalone, Pino Ferrandelli, Michele Accardi, Leo Orlando, Gabriele Di Pietra, Walter Alagna, Antonio Vinci.
11,00 - E’ iniziata da poco la seduta del Consiglio Comunale di Marsala, oggi è calendarizzata la discussione sulla mozione di sfiducia al sindaco Massimo Grillo, sottoscritta da 12 consiglieri comunali, per poter sfiduciare il sindaco devono votarla favorevolmente 15 consiglieri. In quel caso arriverà un commissario per la gestione ordinaria dell’ente.
Il primo intervento in Aula è quello del consigliere comunale Pino Ferrandelli, che, chiede a nome di tutto l’MPA, quindi dei consiglieri Antonio Vinci, Michele Accardi, di rinviare la votazione a dopo il voto europeo: “Siamo di fronte oggi ad un fatto eccezionale. Bisogna decidere cosa fare, c’è un fatto straordinario: siamo prossimi di fronte alle elezioni europee e siamo europeisti. Le norme della politica devono essere rispettate, ritengo che oggi questa votazione debba essere rinviata a subito dopo le elezioni. Se non sarà così noi non parteciperemo alla discussione e votazione”.
Contrario a quanto richiesto é Piero Cavasino: “I proponenti che hanno depositato sapevano che doveva essere discussa entro il tempo indicato dalla normativa”.
Anche il consigliere Nicola Fici è contrario a trattare la mozione dopo l’appuntamento elettorale europeo: “Sono 12 i consiglieri che hanno fatto sintesi in questo documento, non credo che le elezioni europee possano avere delle refluenze nei confronti del dibattito in Aula. Questa mozione non nasce per dinamiche politiche, nè per gli scontri interni ai partiti ma nascono per il vulnus negativo dalle azioni e atti prodotti dall’Amministrazione. Invito il collega Ferrandelli e il gruppo di cui fa parte a rivedere la posizione assunta e chiudere oggi l’esito della votazione”.
La proposta del consigliere Pino Ferrandelli viene messa al voto, l’Aula si esprime con voto contrario, 18 contrari, 3 favorevoli, rigettando così la proposta di trattazione della mozione a dopo le elezioni europee.