La mozione di sfiducia al sindaco Massimo Grillo, ampiamente discussa in Aula nella seduta di martedì scorso, ha degli strascichi. C’è una netta linea di demarcazione tra chi ha votato favorevolmente la sfiducia, chi ha bocciato l’atto, chi si è astenuto. I numeri sono chiari: firmata da 12 consiglieri comunali, tre hanno dichiarato di non partecipare al voto, i consiglieri rimangono in 9 a cui però si aggiungono i voti di Rosanna Genna e di Elia Martinico. Totale voti a favore della mozione 11.
Solo 7 invece i consiglieri che hanno votato contro alla sfiducia.
Hanno fatto seguito i comunicati stampa sia del sindaco Grillo che del movimento Liberi. A totale copertura e piena fiducia dell’operato del Primo Cittadino.
Il consigliere Nicola Fici chiarisce la sua posizione sia come membro dell’opposizione sia come consigliere che ha sottoscritto e votato la mozione, soprattutto in riferimento al comunicato stampa che il movimento Liberi ha diramato: “Stupisce e stimola la mia curiosità la circostanza che detto comunicato non abbia alcun firmatario e, in modo generico, risulta pervenire dal citato movimento politico che però, ad oggi, non è dato sapere da chi sia rappresentato all’infuori del Sindaco.
Come evidenziato nell’ambito del Vostro stesso articolo, i tre consiglieri comunali che in passato lo hanno rappresentato in consiglio comunale si trovano oggi a rivestire posizioni politiche differenti, tantoché il consigliere Pugliese ha aderito al partito Fratelli D’Italia ed i due colleghi consiglieri Cavasino e Milazzo rivestono un ruolo di opposizione in aula consiliare.
Inoltre, nel corso dell’ultimo dibattito consiliare è anche emerso che il movimento Liberi si trova da mesi, per non dire anni, in una situazione di stallo ed immobilismo, concretizzatasi per l’appunto nella totale assenza di riunioni, comunicati e/o pubbliche posizioni sulle varie questioni politiche ed amministrative che sono state affrontate nella nostra città.
Quanto sopra lascia quindi pensare che redattore ed unico sottoscrittore del citato comunicato sia proprio lo stesso Sindaco, il quale ha probabilmente riesumato il proprio movimento politico per scopi puramente personali, consistenti nell’esigenza manifestare un elogio del proprio operato per autolegittimare la propria posizione che, sostanzialmente, oggi nutre ben poco consenso politico in città.
Infatti, contrariamente a quanto il movimento Liberi vorrebbe far credere, prova della scarsa, per non dire inesistente, maggioranza oggi a supporto del Sindaco è la circostanza che, seppur la mozione di sfiducia non sia stata approvata dal Consiglio Comunale, il voto contrario è stato espresso da soli sette consiglieri su ventiquattro, avendo gli altri diciassette consiglieri nella sostanza manifestato il proprio dissenso verso il Sindaco con 11 voti favorevoli alla sfiducia e 3 astenuti”.
Per Fici, insomma, quel comunicato è frutto della penna del Primo Cittadino, non solo gli argomenti a supporto della tesi del sindaco sono, sempre secondo Fici, ricchi di pretesti: “Vorrei anche evidenziare quanto risultino pretestuosi, privi di contenuti ed anche offensivi gli appunti mossi dal Sindaco, per mezzo del proprio movimento, avverso i membri del consiglio comunale.
Nell’ambito del comunicato si assiste infatti ad uno sterile ed ingiusto attacco nei confronti dei consiglieri comunali nella misura in cui viene insinuato che gli stessi“invece di lavorare ad opere e progetti concreti per la città non trova nulla di meglio da fare che cercare di affidare Marsala alla gestione burocratica di un commissario”.
Orbene, una tale espressione, dietro il sottile velo di apparente ed ipocrita richiamo ad un mistico senso del dovere e di protezione verso la propria città, cela di fatto la reale intenzione di sminuire e delegittimare l’importante funzione che la legge affida al Consiglio Comunale mediante lo strumento della mozione di sfiducia, che è massima espressione dei principi di democraticità e partecipazione costituzionalmente garantiti.
Quanto si legge nel comunicato di Liberi si rivela inoltre non corrispondente al vero in quanto smentito dai contenuti di tutte le osservazioni, le richieste e le attività esercitate dai membri del Consiglio Comunale nel corso presente mandato”.
Fici insieme ai suoi colleghi d’Aula ha poi lavorato su alcuni aspetti che questa Amministrazione non ha considerato e ne fa l’elenco: “La predisposizione del piano di utilizzo della riserva; la sistemazione della Via dei Salinari (tratto compreso tra le contrade Ettore Infersa e Birgi), zona di grande valenza ambientale e paesaggistica, dove si riversano migliaia di visitatori tutto l’anno sia per la bellezza dei luoghi che per ammirare il tramonto; i lavori di progettazione e realizzazione della pista ciclabile sul lungomare urbano di Marsala che, oltre a essere pericolosa per la mobilità, risulta in uno stato di totale abbandono e degrado; la messa in sicurezza del lungomare che è a rischio di dissesto idrogeologico; il collaudo della fognatura nella zona lidi che ancora dopo circa 4 anni non consente ai residenti della zona di poter essere autorizzati allo scarico; come scongiurare i paventati e notevoli aumenti delle rette degli asili nido. Tutto quanto sopra è dimostrazione che, diversamente da quanto vorrebbe far credere il movimento politico del Sindaco, nell’ambito del dibattito consiliare sono state affrontate e dibattute tutte le questioni e le problematiche di maggiore rilievo che interessano la nostra città”.
Infine al sindaco Grillo Fici rimprovera di non condividere i percorsi: “Purtroppo, seppur il Sindaco abbia sempre professato concertazione e collaborazione, non ha mai concretamente adottato un modus operandi attinente a quanto proclamato, avendo al contrario operato in regime di quasi totale autonomia, distanza e poca apertura verso i consiglieri e le forze politiche avverse alla propria posizione.Prova ne sono infatti i continui rimpasti di giunta operati dal Sindaco, gli attriti politici registratisi in Consiglio Comunale ed i toni accusatori ancora oggi usati nei confronti dei consiglieri comunali da parte del movimento politico Liberi che, come detto, è di fatto massima espressione del volere del Sindaco”.
Rossana Titone