Francesco Ospedale e Vittorio Iantria, sono stati assolti dalle accuse di truffa legate a un sito internet attraverso il quale affittavano case vacanze inesistenti nella Sicilia occidentale. La vicenda, risalente a cinque anni fa, coinvolgeva numerose denunce presentate in diverse procure italiane, con ben 48 segnalazioni di vittime ingannate.
Ospedale, originario di Alcamo, e Iantria, calabrese che ha vissuto per diverso tempo ad Alcamo, avevano creato un sito web che pubblicizzava affitti di case vacanza situate tra Alcamo Marina e San Vito Lo Capo. I potenziali affittuari, provenienti da diverse regioni d'Italia, venivano contattati tramite il sito e invitati a pagare un anticipo tramite bonifico bancario. Le somme richieste variavano dai 300 ai 600 euro, a seconda della casa scelta.
Molti vacanzieri, una volta giunti sul posto, scoprivano che le case affittate non esistevano. Questo portava a vacanze rovinate e successive denunce alla polizia e ai carabinieri. Le numerose richieste di indagini hanno portato all'individuazione dei due presunti truffatori.
Durante il processo, il pubblico ministero aveva richiesto una condanna di un anno e mezzo per entrambi gli imputati. Tuttavia, la difesa, rappresentata dagli avvocati Mario Sanacore per Ospedale e Natale Pietrafitta per Iantria, è riuscita a ottenere l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste".
Elemento chiave per l'assoluzione è stata la mancata presentazione della lista delle vittime da parte dell'accusa. Nonostante il reato fosse perseguibile d'ufficio, nessuna delle 48 persone truffate si è costituita parte civile. Dettaglio, questo, cruciale nel determinare l'esito favorevole per gli imputati.