Giovanna Mistretta, ex dirigente del Comune di Alcamo, è stata assolta dall'accusa di peculato dalla Corte d'Appello di Palermo. In primo grado, la Mistretta era stata condannata a un anno, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa. La Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza, evidenziando che le irregolarità contestate derivano da una cattiva organizzazione interna e non costituiscono reato.
La vicenda risale al periodo 2014-2015, quando la Mistretta, responsabile dell'Avvocatura, fu accusata di trattenere illecitamente somme relative ai fondi comunali per spese legali. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto che i prelievi contestati erano dovuti a procedure amministrative anomale, non a intenti illeciti.
L’assoluzione è stata accolta con sollievo dall'ex dirigente, che ha sempre dichiarato la propria innocenza. La difesa ha sottolineato l'assenza di un sistema di controllo efficace all'interno del Comune di Alcamo. La sentenza mette fine a una lunga vicenda giudiziaria, evidenziando la necessità di migliorare l'organizzazione amministrativa per evitare simili disguidi in futuro.