Quando si rompe l’equilibrio tra uomo e Natura, il progresso può divenire distruttivo.
E un rapporto antico e virtuoso, si ribalta.
E così PHOS, il fuoco diventa racconto, si immerge nel mito cercando la sua ragion d’essere, ritrova il Titano Prometeo che lo volle consegnare agli uomini come strumento di vita e ingegno, per elevarli da bestie a comunità. Ma quando il rapporto si rompe, e la Natura viene dimenticata, l’uomo non riconosce più i suoi limiti: come Fetonte, perde il controllo ed è la sua rovina. Per esorcizzare il ricordo del devastante incendio che un anno fa si fermò a pochi passi dal tempio di Segesta, ma carbonizzò la macchia mediterranea del parco archeologico, nasce uno spettacolo straordinario che tratta con reverenza il monumento ma lo immerge in un mare di immagini “liquide”. Un videomapping immersivo e, nello stesso tempo, narrativo, tra recitazione, musica e illustrazione. Al centro, il racconto che, partendo dalla mitologia greca, affronta il rapporto fra l’uomo e il fuoco.
Debutta l’1 luglio nel Tempio dorico del Parco Archeologico di Segesta, PHOS. Io sono il fuoco, progetto innovativo e cross mediale che nasce dalla collaborazione tra la direzione del parco archeologico, guidato da Luigi Biondo, CoopCulture – che gestisce i servizi al pubblico del Parco – e Odd Agency, società specializzata nella valorizzazione dei beni culturali. L’idea di partenza è che la valorizzazione di un sito possa anche trarre spunto da un evento distruttivo come è stato l’incendio del luglio 2023, e da qui far partire un progetto sperimentale e dal forte messaggio etico: il fuoco che dà la vita se usato correttamente, al contrario può distruggere e divenire strumento di morte, guerra, devastazione.
Odd Agency per la prima volta ha unito al videomapping – strumento che ha portato il team a essere tra i più ricercati creativi nel settore - un testo teatrale inedito di Dario Muratore che lo interpreta, diventando personaggio animato tra le immagini multimediali, personificazione del fuoco che, in prima persona, chiede al pubblico consapevolezza del suo valore.
Così storia e mito hanno acquistato il valore della consapevolezza e fatto proprio un monito contro ogni violenza, sia essa contro l’uomo o contro la natura.
Un’installazione immersiva che coinvolgerà il pubblico, complici le notti stellate su Segesta, e il Tempio che di notte diventa magico: tecnologia di ultimissima generazione per sconfiggere l’oscurità (reale e sociale); immagini che paiono fiorire dalle colonne, fiori che nascono improvvisi, la natura che si risveglia, fiamme che accarezzano ma non feriscono, e traggono forza dal mito. E cicatrizzano finalmente una ferita aperta da un anno.
Il progetto debutterà l’1 luglio e andrà avanti fino al 18 (tranne il 12), ogni sera due rappresentazioni, alle 21.20 e alle 22.20. Bisogna presentarsi all’ingresso venti minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Il Parco archeologico di Segesta sarà aperto nel mese di luglio fino alle 23.