E' morto Raimondo Savarino, l'uomo di 58 anni precipitato dal balcone di un'abitazione, a Calatafimi, circa tre mesi fa.
Savarino stava lavorando per conto di una ditta quando è caduto dal balcone per cause ancora da chiarire. L'operaio è precipitato da una altezza considerevole, circa 3 metri, finendo sull'asfalto. Immediatamente soccorso e trasportato d'urgenza al centro traumatologico di Palermo, è stato in terapia intensiva per tre mesi, ma le cure non sono bastate a salvargli la vita.
L'incidente è accaduto mentre Savarino stava montando una tenda sul balcone di un'abitazione nel cuore del centro storico della cittadina.
Partannese di origine, ma salemitano d'adozione, Savarino era molto conosciuto e ben voluto.
La comunità locale è stata profondamente scossa dall'incidente. Raimondo Savarino era ben conosciuto e stimato nella zona, non solo per il suo impegno professionale ma anche per la sua partecipazione attiva nella vita sociale e sportiva di Calatafimi. Negli anni '80 e '90 era stato una figura prominente nella squadra calcistica locale, dove aveva lasciato un segno indelebile come calciatore instancabile e appassionato.
La Procura di Trapani ha aperto un'indagine per far luce sulla dinamica degli eventi che hanno portato alla tragedia. È stata disposta l'autopsia sul corpo di Savarino per determinare le precise cause del decesso e verificare eventuali negligenze o mancanze nelle norme di sicurezza che potrebbero avere contribuito all'accaduto.
Il magistrato incaricato del caso ha dichiarato che non vi sono dubbi sulla necessità di approfondire ogni aspetto legato all'incidente, considerando la gravità della situazione e il contesto in cui è avvenuto. Nel frattempo, il dolore e il cordoglio avvolgono le comunità di Salemi e Partanna, che ricordano Savarino non solo come un lavoratore fedele ma anche come un uomo di grande valore umano.