Il settore edilizio in Sicilia rallenta dopo tre anni di crescita. Nel 2023 gli investimenti sono aumentati del 5,2%, ma per il 2024 si prevede una flessione del 7,4%. Il rapporto "Scenari regionali dell’edilizia 2024" di Ance Palermo, presentato da Piero Petrucco e Flavio Monosilio, spiega che la frenata è dovuta alla fine degli incentivi del Superbonus e al rallentamento dell’economia siciliana, con un PIL previsto in crescita dello 0,5% contro lo 0,7% italiano.
Mutui e finanziamenti calano, mentre gli appalti pubblici legati al PNRR impediscono un crollo maggiore. I comuni siciliani hanno visto un aumento degli investimenti pubblici dell'84,4% nel 2023. Tuttavia, la revisione del PNRR porterà all'esclusione di oltre 2.000 progetti in Sicilia, per un valore di 528,8 milioni di euro, finanziati con fondi alternativi e tempi meno stringenti.
Questi progetti riguardano la resilienza, valorizzazione del territorio, efficienza energetica, la linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, rigenerazione urbana, ciclovie, asili nido, scuole e stazioni ferroviarie. Il presidente di Ance Palermo, Giuseppe Puccio, evidenzia che i ritardi nei cantieri del PNRR sono comuni nel Mezzogiorno e causati da nuovi progetti.