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21/07/2024 06:00:00

Così Renzi vuole tornare ad allearsi con la sinistra

Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, fa pressapoco così una nota canzone italiana che potrebbe bene adattarsi al personaggio Matteo Renzi. Nel 2019 ha fondato Italia Viva, ha lasciato il Pd, lo ha rottamato, poi ci stava stretto, voleva una nuova casa. L’ha creata, ora l’ha data alle fiamme, perché quel sogno non decolla e allora valigia sul letto e si torna a casa:il centrosinistra.


Tutto annunciato, senza discussione interna al partito, sul Corriere della Sera, dove ha rilasciato una intervista. L’abbraccio dunque con Elly Schlein, con Giuseppe Conte, con Sinistra Italiana, con AVS e tutte le sigle che compongono quel famoso campo largo del centrosinistra. Non c’è, almeno non ancora, Carlo Calenda con Azione che ha ricevuto, per quello che può servire, un avvertimento da parte di alcune deputate: l’abbraccio con quell’aria politica le farebbe tornare a casa, cioè nel centrodestra.


Renzi ci ha provato a creare un centro forte ma in Italia quel centro già c’è e si chiama Forza Italia, che con buona pace sua dopo la morte di Silvio Berlusconi, continua a crescere. Renzi voleva dettare la linea della politica italiana, anche di quella siciliana, ma con il 2% al massimo che puoi fare è un giro in barca alle Eolie.

E così al via le giravolte di Renzi dopo la sconfitta alle europee: nuovo congresso, nuovo tesseramento, nel frattempo firme per il referendum contro l’autonomia Differenziata, poi stop al congresso e via all’Assemblea nazionale, dove i membri sono tutti allineati e coperti, e virata a sinistra. Casa madre chiama e magari offre uno strapuntino. Renzi sa che deve cogliere questa opportunità, la prossima volta sarà fuori dal Parlamento, lui insieme ai suoi pochi onorevoli e senatori. Un rischio troppo grande, specie per chi vive di immagine come lui.
In questa sua sortita, non è la prima e non sarà l’ultima, gli animi all’interno del partito sono agitati, c’è chi è contento del ritorno a casa e chi, invece, più che un abbraccio la vede come una strozzatura mortale e definitiva.

Chiunque sia dentro IV perché dovrebbe continuare a starci e non transitare nell’originale ? Cioè nel PD? Perchè continuare a stare in un partito satellite piccolo piccolo, che nulla può più garantire se non una militanza?

Il genio e rinnovatore del corso politico italiano, come Icaro, si è avvinato troppo al sole e si è bruciato. Eternamente succube di se stesso e del suo narcisismo, un palleggio costante tra l’essere ambizioso e il troppo arrogante. Figure che in Italia non vengono mai premiate.
Nuovo rapporto dunque tra PD e Italia Viva, questo andrebbe poi calato sui vari territori anche siciliani dove IV è in opposizione ai dem e in appoggio al centrodestra. Insomma più linee e nessuna guida, una schizofrenia continua che ingessa la classe dirigente e che non può fare crescere nulla, nemmeno il fior di loto che è abituato a nascere nel fango.

L'Assemblea nazionale del partito è convocata per il 28 settembre, lì si voterà sulla proposta di Renzi, che sarà per forza di cose approvata.

Nel frattempo non è mancata la dichiarazione di Carlo Calenda: ”Questo è il modo di fare politica di Matteo, che un giorno vuole allearsi con i nazisti dell'Illinois e un giorno con i marxisti-leninisti. Questo non è il percorso di Azione".

Infine Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, è tranchant: “Negli ultimi anni Renzi si è vantato di avermi mandato a casa, e oggi che fa? Alle sue dichiarazioni rispondo semplicemente che per noi del Movimento 5 stelle la politica e' una cosa seria”.
Renzi resta uno dei più bravi politici italiani ma da quella giostra non è mai più sceso, e i colpi di coda possono diventare colpi di testa.