Niente sconti per il boss di Castellammare del Golfo, Francesco Domingo, dovrà scontare 24 anni di carcere. La sentenza di secondo grado ha confermato la condanna emessa in primo grado, nel processo Cutrara, l'operazione antimafia che ha smantellato la famiglia mafiosa castellammarese.
Domingo riconosciuto colpevole di associazione mafiosa e di altri reati nell'ambito del processo Cutrara, scaturito da un'indagine dei carabinieri che ha portato alla luce un vasto sistema di controllo del territorio da parte della cosca.
Secondo gli inquirenti, Domingo era il punto di riferimento per i collegamenti tra Cosa Nostra siciliana e la famiglia Bonanno, operante negli Stati Uniti. Il boss era riuscito a ricostruire la sua influenza dopo un periodo di detenzione, imponendosi nuovamente alla guida della cosca.
Le indagini hanno documentato come Domingo e i suoi complici abbiano tentato di ostacolare le attività investigative, utilizzando strumenti di intercettazione per individuare le cimici nascoste nelle loro abitazioni.
In primo grado assieme a Domingo erano stati condannati a tre anni Antonio Rosario Di Stefano, un anno e dieci mesi, invece, a Salvatore Labita. I giudici hanno assolto i fratelli Di Bartolo, Nicola e Lilla, accusati di essere fittiziamente intestatari di una casa di riposo per anziani, per coprire Domingo.