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25/07/2024 06:00:00

Parco Archeologico di Selinunte, il direttore, gli eventi e… la passerella

 Ci sono due interessanti articoli di Gian Antonio Stella sul Corriere della sera, che parlano di parchi archeologici siciliani. E di quello di Selinunte in particolare.

Qualche settimana fa aveva scritto della strana scelta della Sicilia, che ha affidato agli agronomi (e non agli archeologi) templi, teatri e mosaici (qui l’articolo).

Più recentemente ha invece parlato della festa privata organizzata dalla società “Maravigghia Sicily”, che ha realizzato il “Featuring Gather Festival” dal 19 al 22 luglio: “Selinunte, tutti a ballare nei templi” (lo leggete qui). Per capirci, la festa in cui c’era anche Jorginho, famoso calciatore della nazionale, evidentemente in grado di pubblicizzare il parco meglio delle colonne dei templi e dei ritrovamenti archeologici.

 

La foto del primo articolo di Gian Antonio Stella è di Enzo Napoli, castelvetranese appassionato di storia del territorio locale che, sui social denuncia da anni l’assenza di pulizia dalle erbacce che minacciano (e spesso occultano) i reperti all’interno del parco, soprattutto in quelle zone meno battute dai turisti ma di non meno valore storico. Si tratta di due immagini affiancate. Una di come si presentava il Parco Archeologico di Selinunte negli anni 90 e l’altra nel 2024. Una denuncia di cui avevamo parlato a Tp24 già nel 2022 (qui il nostro approfondimento), alla quale però nessuno sentì il bisogno di replicare.

Nell’articolo, il giornalista del Corriere aveva anche sottolineato come Felice Crescente, da agronomo, sia stato criticato sui social proprio per lo stato del parco, abbandonato alle sterpaglie in diverse zone.

 

La replica però, questa è almeno l’impressione, è arrivata qualche giorno fa da una sorta di conferenza stampa fatta proprio a Selinunte, dal titolo “Lo stato dell’arte”.

A parte l’elenco delle cose fatte e di quelle da fare, il direttore Felice Crescente qualche spiegazione la dà, mostrando anche di non aver apprezzato affatto né l’articolo del Corriere né le fotografie di Enzo Napoli: “Nessuno, estraneo alla gestione di questo parco, può dettarci l’agenda. Noi facciamo le cose perché ci siamo dati un lungo programma, non perché arriva il tizio che fa una fotografia…

Poi sottolinea il lavoro svolto in questi ultimi mesi con pochissime risorse: “Quando si deve fare pulizia, si comincia sempre dal salotto di casa, ecco perché due anni fa abbiamo cominciato a lavorare dalla collina orientale. Noi però non abbiamo personale che si occupa della manutenzione e nello stesso tempo non possiamo assumere nessuno. Abbiamo quindi dotato il parco di una serie di attrezzature che ci permettono di gestire delle grandi aree, collaborando con le aziende agricole del territorio, che invece possono assumere le persone. E’ una cosa che ci siamo inventati qui a Selinunte e siamo riusciti a compiere mezzo miracolo”.

 

Per quanto riguarda gli eventi, “Noi non produciamo eventi – ha spiegato - non siamo produttori di spettacoli, il nostro business non è questo. Lo spettacolo è semmai un momento per fare vivere il parco. Anche se tu vieni per l’evento, scegliendo soltanto di guardare lo spettacolo e poi andare via, io ho raggiunto l’obiettivo che è portare la gente lì dentro”.

 

Invitato a dire la sua, anche il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha tessuto le lodi del direttore, sottolineando che “Felice Crescente è il manager di cui qualunque realtà come il parco archeologico di Selinunte ha necessità. Marchionne non sapeva costruire le auto, ma sapeva mettere insieme tutto il sistema complessivo per la produzione. I nostri siti culturali hanno certo bisogno di essere curati dagli specialisti, ma hanno bisogno di essere promossi da chi ha capacità manageriali, con una visione complessiva delle questioni, sul piano della finanza, delle economie, di come si gestiscono gli appalti e il piano di gestione”.

 

E se non bastasse, ecco l’annuncio bomba della serata, accompagnato dagli applausi: la passeggiata in legno che collega la spiaggia di Selinunte con quella di Triscina.

La Protezione Civile ci ha finanziato un progetto importante, aspettiamo solo che arrivi il decreto di nomina del soggetto attuatore e partiamo – ha annunciato Crescente – Si tratta di una banchina di protezione in pietra, dove batte l’onda sotto l’Acropoli,  contro il costante scivolamento della collina verso sud-ovest”. Poi ha aggiunto: “L’idea è di costruire sopra questa protezione una passerella in legno che diventi una passeggiata di collegamento tra le due spiagge”.

 

Difficile dire se la passerella in legno faccia parte del progetto insieme alle pietre di consolidamento, oppure sia soltanto un’idea. Intanto è diventata una notizia. Pensate che bella sarebbe la foto di Jorginho su quella passerella, tra i templi e il mare. Quanta visibilità!

 

Egidio Morici