Sono 67 le vite salvate oggi dalla nave "Mare Jonio" di Mediterranea Saving Humans nel Canale di Sicilia. L'operazione è stata effettuata in cooperazione con la Guardia Costiera italiana in acque internazionali, tra le zone SAR (Search and Rescue) tunisina e maltese.
Grazie alla segnalazione dell’aereo civile Colibrì di Pilotes Volontaires e al supporto della barca a vela della Fondazione Migrantes, i volontari a bordo della Mare Jonio hanno individuato una barca in legno in difficoltà con 67 persone a bordo, tra cui 16 donne e molti bambini, in pericolo di vita. La barca stava per affondare quando è stata raggiunta e assistita dai soccorritori.
I migranti sono stati poi trasferiti a bordo della motovedetta CP311 della Guardia Costiera e sbarcati sani e salvi nel porto di Lampedusa.
Questa è la 18^ missione della Mare Jonio, partita proprio questa mattina dal porto di Trapani. Prima della partenza, il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, è salito sulla nave per benedire l'equipaggio e ha donato un’icona della pesca miracolosa. Un altro significativo gesto di sostegno è giunto da Papa Francesco, che ha inviato un messaggio a don Mattia Ferrari, parroco della Mediterranea Saving Humans a bordo della nave, esprimendo la sua vicinanza e invocando la benedizione di Dio e della Madonna.
Il capitano della nave, Filippo Peralta, di San Vito Lo Capo, ha guidato l'operazione di salvataggio, dimostrando ancora una volta l'importanza delle missioni umanitarie nel Mediterraneo.