E'andato al film Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange, il premio Carlo Lizzani, assegnato da una giuria di esercenti.
La cerimonia ieri, presso l'Italian Pavillion, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC.
Per aver saputo raccontare - questa la motivazione della Giuria - una storia italiana che partendo da fatti reali ha identità e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori. "Iddu" racconta in modo a tratti grottesco una parte della latitanza di Matteo Messina Denaro.
Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca di approfittare.
Un'opera notevole che si avvale di una straordinaria "compagnia" di attori, di una magistrale fotografia e di una musica in salda sintonia con l'andamento narrativo, elementi che offrono grandi possibilità di incontrare il favore del pubblico.
Ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni: "Vorrei congratularmi con tutta la squadra che lavora nel dietro le quinte del Premio Carlo Lizzani per l'importante traguardo raggiunto e ringraziare le persone che in questi dieci anni hanno contribuito a renderlo uno tra gli appuntamenti più attesi fra gli eventi correlati alla Mostra del Cinema. Un riconoscimento che è un'occasione per ribadire la centralità delle sale nel percorso di sviluppo del sistema cinematografico e al contempo per porre l'accento sulle opere, attività - entrambe - su cui il Ministero della Cultura concentra grandi sforzi. E a proposito di sale, a partire da quest'anno - sottolinea la Senatrice - abbiamo attivato un fondo ordinario di 20 milioni di euro, che si aggiungono alle linee già esistenti a favore delle sale cinematografiche. Una misura che abbiamo reso stabile".
Con il premio Carlo Lizzani in questi 10 anni - aggiunge Francesco Ranieri Martinotti - il lavoro dell'esercente esce dagli abituali riferimenti "industriali" che ne fanno dei semplici numeri, per mettere in primo piano le tante storie individuali di passione e sacrificio. È il caso di Emanuela Stefani, tra i premiati di quest'anno: proprietaria del cinema di Pennabilli, paese a 600 metri sull'Appennino romagnolo, che ogni giorno, soprattutto d'inverno con la neve, deve inventarsi il modo migliore per far arrivare il pubblico al suo Gambrinus".
L'edizione del decimo anniversario si avvale del sostegno speciale della Direzione Generale C-A del MiC, della Regione Lazio, della Roma Lazio Film Commission e di quello di AUT-AUTORI ed è realizzata in collaborazione con Anec, Acec, e Fice.