Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/09/2024 00:10:00

Gibellina, la piscina chiusa da 10 anni. Ciminnisi: "Uno scandalo, Regione faccia qualcosa"

 «La piscina di Gibellina, scandalosamente chiusa da più di 10 anni, va restituita al più presto alla fruizione pubblica. Il Governo della Regione Siciliana anziché preoccuparsi di come ripristinare le “poltrone” provinciali dovrebbe interessarsi prioritariamente di garantire i servizi ai cittadini che in questi anni sono finiti nell’abbandono proprio per l’impossibilità, anche economica e finanziaria, delle ex Province Regionali di farvi fronte».

Questo il senso della interrogazione che la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, ha presentato nelle scorse settimane al Presidente della Regione, e agli assessori allo sport e alle infrastrutture.

«La Regione - continua Ciminnisi - non può assistere, inerte, a questo esempio di cattiva amministrazione. Se non vuole rendersene complice dovrebbe sollecitare il Libero Consorzio Comunale di Trapani, proprietario dell’impianto, perché individui una soluzione tecnica e giuridica per l’affidamento e la riapertura. Anzi, è la Regione che dovrebbe dirci cosa intende fare per garantire alla popolazione del Belìce il diritto allo sport, per mostrarsi sensibile e attenta ai bisogni dei territori delle aree interne».

«Dopo più di dieci anni è giunto il tempo di dare una risposta a centinaia di cittadini e famiglie che vorrebbero giustamente fruire dell’impianto , di uscire dalla palude della burocrazia, del “non si può fare”, e di richiamare l’ex provincia regionale alle sue responsabilità. In alternativa, che sia la Regione a determinare un intervento, a prendere una decisione, prima che l’ulteriore trascorrere del tempo rechi ancora più danni all’unica struttura nel comprensorio belicino» conclude la deputata trapanese.