La città di Gibellina vive uno scandalo di abbandono pubblico, la piscina realizzata dall’ex Provincia è i chiusa dal 2012. La politica ha sempre tamponato non mantenendo le promesse, allora a volerne la realizzazione fu Giulia Adamo, nella qualità di presidente della Provincia di Trapani.
Lì dove si auspicavano lezioni di nuoto, e un benessere collettivo per la valle del Belìce, oggi ci sono solo speranze affondante.
E’ anche grazie all’abolizione delle Province, voluta dall’allora governo Crocetta, che non si è mosso più nulla, perché c’è un grande vuoto proprio su chi debba amministrare e con quali soldi gli impianti sportivi provinciali. Ed ecco che c’è un mostro che diventa nel frattempo uno sfascio di mala politica e di cattivo esempio delle Istituzioni: piscina chiusa in barba ai tanti utenti che in quel territorio potevano godere di un impianto importante.
Dopo tutti questi anni la struttura necessita di interventi più importanti, con un costo maggiore, non solo nella gestione quotidiana ma proprio nella sua riapertura.
Ad intervenire sulla questione è Cristina Cimissini, deputata regionale per il Movimento Cinque Stelle: “Va restituita al più presto alla fruizione pubblica, il Governo della Regione Siciliana anziché preoccuparsi di come ripristinare le “poltrone” provinciali dovrebbe interessarsi prioritariamente di garantire i servizi ai cittadini che in questi anni sono finiti nell’abbandono proprio per l’impossibilità, anche economica e finanziaria, delle ex Province Regionali di farvi fronte”.
La Ciminnisi poi continua: “La Regione non può assistere, inerte, a questo esempio di cattiva amministrazione. Se non vuole rendersene complice dovrebbe sollecitare il Libero Consorzio Comunale di Trapani, proprietario dell’impianto, perché individui una soluzione tecnica e giuridica per l’affidamento e la riapertura. Anzi, è la Regione che dovrebbe dirci cosa intende fare per garantire alla popolazione del Belìce il diritto allo sport, per mostrarsi sensibile e attenta ai bisogni dei territori delle aree interne. Dopo più di dieci anni è giunto il tempo di dare una risposta a centinaia di cittadini e famiglie che vorrebbero giustamente fruire dell’impianto, uscire dalla palude della burocrazia, del “non si può fare”, e di richiamare l’ex provincia regionale alle sue responsabilità. In alternativa, che sia la Regione a determinare un intervento, a prendere una decisione, prima che l’ulteriore trascorrere del tempo rechi ancora più danni all’unica struttura nel comprensorio belicino”.
L’onorevole Ciminnisi ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, Renato Schifani, e agli assessori allo Sport, Elvira Amata e alle Infrastrutture, Alessandro Aricò.