Emergono nuovi particolari dall'operazione antimafia di oggi che ha portato all'arresto dei vertici della famiglia mafiosa di Alcamo e Calatafimi. E' stato arrestato anche l'ex senatore Nino Papania, fondatore del movimento politico “Via".
L'esponente politico avrebbe pagato duemila euro al clan mafioso di Alcamo, per sostenere un suo candidato - Angelo Rocca, coordinatore provinciale del suo movimento - nella corsa all’Assemblea regionale siciliana, durante le elezioni del 2022.
E' stato arrestato anche l’ex vice sindaco di Alcamo, Pasquale Perricone (uno dei politici più noti di Alcamo, coinvolto in diversi processi) che la procura indica come intermediario fra Papania e il clan. In carcere altre otto persone, tra cui il reggente della famiglia mafiosa di Alcamo, Francesco Coppola e un suo collaboratore, Giosuè di Gregorio.
Gli inquirenti ritengono che alcuni esponenti mafiosi avrebbero partecipato pure ad una serie di riunioni ed incontri elettorali. Rocca - che non tra le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari di oggi - comunque non riuscì ad essere eletto, con 3361 voti ottenuti. Era candidato nella lista dell'ex governatore Raffaele Lombardo.