In attesa che le condizioni meteo consentano di riprendere la navigazione nel Mediterraneo, il veliero “Astral” della Ong “Open Arms” rimane al porto di Marsala, dove è attraccato lo scorso 10 settembre.
Con undici membri di equipaggio, tra i quali anche due giornalisti, uno di “Radio24” e una collega spagnola che lavora per una testata iberica, l’imbarcazione riprenderà il mare appena le previsioni saranno favorevoli. “L’intenzione – spiega uno dei membri dell’equipaggio – è andare a sud di Lampedusa. Il nostro compito è principalmente quello di avvisare la Guardia Costiera appena avvistiamo imbarcazioni di migranti”. Ovviamente, in casi di emergenza, i migranti in difficoltà vengono soccorsi con due lance-gommoni e portati a bordo, in attesa di essere trasferiti su altre imbarcazioni che meglio possano provvedere al trasporto verso un porto sicuro. Il veliero “Astral”, lungo circa 25 metri, è stato concesso in comodato d’uso gratuito da un imprenditore italiano alla Open Arms a condizione che venga utilizzato per scopis umanitari.
La Open Arms è stata coinvolta nel caso sfociato nel processo che vede imputato il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa. Il processo è alle battute finali e il Pm ha chiesto per Salvini 6 anni di carcere.