L'aggressione della ragazza presso il parchetto sul lungomare è solo l'ultimo degli episodi di violenza che hanno caratterizzato l'estate marsalese. Tutto il contrario rispetto alle città a noi vicine, che hanno goduto di placide e partecipate serate estive, a beneficio di residenti, visitatori e dell'economia locale.
A dire il vero, nella nostra Città la sicurezza rappresenta un problema serio da diversi anni. E forse ci stiamo abituando, se minimizziamo o permettiamo che episodi di violenza si ripetano frequentemente nel cuore della Città, segno che la situazione è sfuggita di mano e che la politica si è rivelata povera di idee e di soluzioni.
Partiamo da un presupposto.
E' tollerabile che nel 2024 una città come Marsala sia ostaggio di risse ed episodi di violenza?
La nostra impressione è di essere arrivati al punto di non ritorno e la nostra domanda è una: che direzione vogliamo prendere?
Mentre la visibilità della città e l'opinione dei visitatori sono scivolate tristemente in basso, l'incolumità e la quiete dei cittadini sono a forte rischio.
Complimentandoci con le forze dell'Ordine e l'Esercito, che sono prontamente intervenuti in occasione dell'ultimo episodio di violenza, chiediamo misure nette, preventive e repressive, immediate ed efficaci, atti a prevenire e stroncare ogni episodio di violenza.
Auspichiamo un intervento diretto del Prefetto, presso il Ministero e presso le Autorità territoriali.
Inoltre, ci auguriamo che l'Amministrazione cittadina acquisti coscienza della situazione reale e intervenga prontamente, nei fatti più che nelle parole, con tutte le risorse disponibili.
Occorrono un monitoraggio e un presidio costante e capillare del territorio e delle zone calde, specie nelle giornate e nelle ore più a rischio, con tutte le risorse a disposizione, incluse Polizia Municipale e poliziotti in borghese, e con tutti gli strumenti a disposizione, inclusa la videosorveglianza. Occorre scoraggiare i bivacchi, cui assistiamo anche in pieno giorno.
Il fatto che ultimamente gli attori delle violenze siano spesso comunità straniere non integrate è un chiaro sintomo del fatto che sono necessarie anche adeguate misure di formazione e inclusione sociale, onde favorire la diffusione del senso civico, delle leggi e della pacifica convivenza, al fine di prevenire sfoghi incontrollati di impeti violenti ai danni di ignari passanti e cittadini.
Giovanni Di Girolamo - La Città che Vorrei