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23/09/2024 20:19:00

Polemiche alll’Università di Siena per la conferenza su Palestina e Israele

 Un fatto gravissimo sta scuotendo l'Università di Siena, guidata dal rettore marsalese Roberto Di Pietra. La denuncia arriva attraverso il comunicato stampa dell’associazione studentesca Cravos, che evidenzia un atto di censura inaccettabile: il Senato Accademico ha revocato l’autorizzazione per una conferenza, prevista per il 7 ottobre, incentrata su Palestina e Israele.

L’evento avrebbe dovuto ospitare personalità di spicco come lo storico israeliano Ilan Pappé, Francesca Albanese, Relatrice speciale ONU per i territori palestinesi occupati, Karem Rohana, attivista italo-palestinese, e Giuseppe Flavio Pagano, divulgatore di geopolitica. Tuttavia, durante la seduta del Senato Accademico del 17 settembre, tre docenti dell’ateneo – Gerardo Nicolosi, Mario Perini e Cristina Capineri – hanno presentato un’interrogazione che ha portato alla revoca dell’evento, senza possibilità di appello.

Il comunicato sottolinea che la decisione di impedire questo dibattito su temi di grande attualità e delicatezza rappresenta una grave violazione della libertà accademica e di espressione. In una lettera inviata al Rettore Di Pietra e al Senato Accademico, i relatori Ilan Pappé e Francesca Albanese hanno espresso il loro disappunto, sottolineando che un divieto simile polarizza ulteriormente la discussione e impedisce un dialogo necessario.

Cravos denuncia con forza questa decisione, definendola una "vergognosa censura politica", particolarmente inaccettabile in un contesto accademico come quello dell’Università di Siena. L’associazione fa appello alla comunità studentesca e cittadina, invitando tutti a esigere che la conferenza si svolga come previsto. L'evento era stato pensato anche per commemorare il tragico anniversario del 7 ottobre 2023, data che ha visto un'escalation di violenze nella Striscia di Gaza, causando migliaia di vittime.

Cravos conclude il comunicato con un appello al rettore Di Pietra affinché riveda la decisione, ribadendo che l’università deve restare un luogo di espressione libera e confronto, e non cadere preda di oscurantismi che negano i valori fondamentali della libertà di parola e del dibattito.

“Mi preme precisare - commenta il Rettore Roberto Di Pietra - anche a nome del Senato Accademico che si è espresso in larghissima maggioranza su questo tema, che l'iniziativa presentata dall'Associazione studentesca Cravos non è stata cancellata. La qualità scientifica di due tra i relatori e l'impostazione della conferenza non sono state messe in discussione. Semmai è stata valutata la ‘non opportunità’ di svolgere questa iniziativa proprio ad un anno esatto dai tragici eventi del 7 ottobre 2023, considerando anche i rischi che una tale conferenza avrebbe comportato dal punto di vista della sua strumentalizzazione politica e mediatica. Questo rischio avrebbe certamente messo in secondo piano i contenuti della conferenza stessa e il valore dei suoi relatori. Il Senato Accademico nello svolgimento normale dei suoi lavori e dopo ampio dibattito mi ha chiesto di revocare l'iniziale autorizzazione, chiedendo agli organizzatori di programmare quanto prima una nuova data differente dal 7 ottobre. Crediamo che questo possa favorire il valore della conferenza e speriamo vivamente che si possa procedere all'individuazione di una nuova data. L'Università di Siena ha già e in più occasioni manifestato le sue prese di posizione a favore della pace, del cessate il fuoco, della vicinanza alle popolazioni civili colpite, dell'esigenza di arrivare al riconoscimento dello Stato Palestinese. Molte espressioni utilizzate nel comunicato stampa diffuso dall'Associazione Cravos sono un modo eccessivo e distorto per interpretare la realtà ed a quelle non intendo fare riferimento".

Luca Lo Buglio