Un “Polmone verde” e 2.500 moto sono due cose in perfetta antitesi, ma è ciò che è accaduto al Parco di Villa Genna lo scorso fine settimana a Marsala, dove si è svolta, per la prima volta in Sicilia, l’Undicesima Festa Bikers Nazionale. Sono arrivati oltre 2.500 motociclisti provenienti da tutta Italia, in rappresentanza di 90 Motoclub italiani. Ma a Villa Genna (ricordiamo è affidata all’associazione “Equitazione Club Marsala” presieduta da Tommaso Favata) non c’erano solo moto: è arrivata anche la discoteca, con un grande palco, lo schiuma party e gli immancabili fuochi d’artificio, che hanno caratterizzato la stagione estiva allo Stagnone di Marsala.
Moto, discoteca, fuochi d’artificio: non c'è nulla contro tutto questo, anche il motociclismo, in questo caso “mototurismo”, parla di interscambi culturali, turismo e indotto economico. La cosa che non si capisce è perché tutto ciò debba avvenire in un parco, con tanto di concessione del patrocinio oneroso del comune e il via libera dell’amministrazione con una delibera di giunta del 17 settembre scorso, all'11^ Festa Nazionale Bikers FMI, organizzata dal Moto Club Corsari di Palermo.
Si tratta di una manifestazione in un parco pubblico della città, che dovrebbe essere destinato ad altro tipo di attività, non certo a quelle legate alla libera produzione di CO2 come in questo caso. Non c’è alcun pregiudizio verso la passione per la moto e per questi eventi. Tuttavia, è incomprensibile come si possa organizzare questo mega evento, che inevitabilmente è impattante per qualsiasi luogo in cui si svolge, e lo è sicuramente di più per un parco pubblico, definito dagli stessi organizzatori come un “Polmone verde”. Se fosse stato organizzato altrove, con il rispetto dovuto al luogo, nessuno avrebbe avuto da ridire. Ma in un parco pubblico che dovrebbe essere frequentato da famiglie e bambini, no. Per la prossima volta, si potrebbe pensare di organizzarlo nell’area del futuro ippodromo. Chissà, magari quel luogo potrebbe diventare ideale per questo tipo di eventi. Del resto, la maggior parte delle moto e dei motociclisti si ispira ai raduni americani, e lo scenario della zona di contrada Scacciaiazzo, che ricorda un po’ qualche scorcio del deserto americano, si presta meglio a questo tipo di evento.
Sul raduno Bikers patrocinato dal Comune di Marsala abbiamo sentito l’assessore al Turismo Salvatore Agate, che si dice soddisfatto per l’ottimo risultato in termini turistici e di promozione del territorio raggiunto con la manifestazione motociclistica: “Passione per le moto, buon cibo, desiderio di aggregazione, fratellanza, tanta condivisione e buona musica: sono queste le principali caratteristiche che si sono coniugate nell’11ª edizione della Festa Nazionale Bikers, svoltasi lo scorso weekend a Marsala, nella bellissima cornice di Villa Genna. Un evento coinvolgente, organizzato dalla FMI e patrocinato con entusiasmo dall'amministrazione comunale, che ha portato in città circa 2.500 persone provenienti da 90 motoclub di tutto il territorio nazionale. Gli ospiti hanno soggiornato nelle strutture ricettive del nostro territorio, con quasi 1.000 posti letto prenotati in anticipo. Un risultato decisamente positivo per il nostro comparto turistico in un periodo cruciale come l'inizio dell'autunno. Ringrazio la Federazione Nazionale dei Motociclisti, tutti gli organizzatori e i loro delegati territoriali per aver scelto Marsala come tappa di questa iniziativa, con l'auspicio di poterli accogliere nuovamente, ancora più numerosi, nelle prossime edizioni”.
Villa Genna, da parco pubblico a discoteca. Era già accaduto a luglio 2014. All’epoca, quando fu affidata alla Cooperativa Airone, Villa Genna doveva essere un’area attrezzata per camper, un luogo per organizzare sagre e feste, un polmone verde della città, dove fare jogging, portare i bimbi a giocare e rilassarsi. L’allora sindaco di Marsala, Giulia Adamo, diede in concessione per 15 anni la gestione di "Villa Genna". Dopo anni di abbandono, la villa gentilizia che sorge alle porte dello Stagnone doveva tornare aperta a tutti. Invece, anche in quel caso, divenne una discoteca. In quello splendido spazio verde si diede, infatti, il via alle serate danzanti. Ma dopo la prima serata ci fu l’intervento del Comune, che stoppò tutto. Che la storica villa divenisse una discoteca non era previsto dal contratto di concessione. Villa Genna, nelle intenzioni dell’Amministrazione al momento dell’affidamento alla Cooperativa, doveva essere un polmone della città e luogo di ritrovo per camperisti. Così non è andata e si è deciso di organizzare serate danzanti. Le cose, però, non sono andate come volevano gli organizzatori e venne revocata la licenza da parte della Commissione pubblici spettacoli. Nella serata inaugurale, le forze dell’ordine hanno ispezionato la villa e avrebbero notato che la zona che avrebbe dovuto ospitare i camper, come da contratto, era invece usata come parcheggio delle auto per i clienti del locale. A quel punto, dagli uffici del Comune, è partita la revoca dell’autorizzazione.
Le parole degli organizzatori - Rocco Lopardo, vice presidente della FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e Coordinatore del Comitato Moto d’Epoca e della Commissione Turistica, ha dichiarato: “Questo evento è l’espressione più alta dell’attività bikers. Custom, gilet, fratellanza e voglia di stare insieme, senza dimenticare l’importante chiave turistica. Siamo in questo paradiso, e i moto club della regione si sono uniti per accogliere tutta l’Italia Bikers”. Anche il marsalese Peppe Angileri, organizzatore dell’evento e referente FMI per il settore mototurismo Sicilia, ha espresso soddisfazione: “È un momento interessante per il territorio. Sono contento, da marsalese, di aver contribuito a portare questa festa a Marsala. Finalmente l’amministrazione ci è stata vicina. Ci ha dato l’opportunità di dare visibilità a un ‘Polmone Naturale’ che abbiamo a Marsala e che si chiama Villa Genna, e questo non è poco. Sono contento, la gente deve capire che l’indotto che stiamo portando è grandissimo”.
Sul raduno bikers a Marsala, abbiamo chiesto un parere a Legambiente Marsala Petrosino, queste le parole di Letizia Pipitone: “Siccome è un polmone verde, si affrettano a inquinarlo con emissioni di CO2 in atmosfera, così, tanto per non lasciare niente alle giovani generazioni che dovranno sopravvivere con la siccità e le alluvioni. Quello che mi viene da dire è che i marsalesi e i loro amministratori vivono in un altro pianeta, dove non ci sono i guasti nefasti dei mutamenti climatici e, dunque, il modello di sviluppo può tranquillamente continuare ad essere quello che ha distrutto il pianeta Terra”.
Purtroppo, l’organizzazione di questo tipo di evento, alle porte della Riserva dello Stagnone, si inserisce nel quadro di tutte le altre attività che da tempo ruotano attorno alla Laguna e che sono alla base di un tipo di sviluppo deleterio per la stessa Riserva, che da tempo riportiamo su tp24: dall’abusivismo al kite senza regole, dalle serate discoteca ai fuochi d’artificio, dagli ombrelloni in mare a San Teodoro fino all’invasione dei camper. Tutto ciò testimonia come questo luogo non sia affatto tutelato da chi dovrebbe farlo. E la stessa cosa accade, purtroppo, con il parco pubblico comunale di Villa Genna.