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26/09/2024 06:00:00

Mazara. Casale, l'assessore progressista che mette in imbarazzo Quinci (e la giunta di destra)

Stesso posto stesso social, come prima della campagna elettorale per le amministrative di Mazara del Vallo, l’assessore Gianfranco Casale, assessore allora e pure ora, mette in imbarazzo l’intera giunta ma soprattutto crea problemi al sindaco, Salvatore Quinci.
 

 Casale è stato eletto con la lista Partecipazione Politica, lo stesso gruppo che ha recentemente organizzato in città l'evento culturale e politico “Cumulè”.

Fin qui tutto bene, ma Casale, apertamente schierato a sinistra, ha appoggiato un sindaco che ha stretto alleanze con Fratelli d’Italia, un partito che è stato determinante per la rielezione di Quinci. Questa alleanza potrebbe essere cruciale anche per la candidatura di Quinci alla presidenza della provincia, in vista delle elezioni di secondo livello. Tuttavia, per evitare ulteriori imbarazzi e indecisioni, sarà necessario prendere una posizione chiara.

Sul palco di “Cumulè” insieme a Casale c'erano Valentina Chinnici del PD e Nuccio Di Paola del M5S, trasformando l'evento in un incontro spostato a sinistra, un dettaglio che non è sfuggito agli osservatori locali e regionali. Il silenzio del sindaco Quinci su queste incongruenze ha aggravato la situazione, creando distorsioni comunicative e un imbarazzo politico nella coalizione. A complicare ulteriormente le cose, i post di Casale sui social, spesso critici nei confronti del governo Meloni, sono in aperta contraddizione con la linea politica del partito che ha contribuito all'elezione di Quinci.

 

 

L'assessore Giampaolo Caruso, membro della giunta e rappresentante di Fratelli d'Italia, ha notato questa dissonanza e ha parlato di responsabilità politica che dovrebbe essere chiarita da Casale.

Essere progressisti e schierarsi a sinistra non è di per sé un problema, poiché la scelta politica è libera e democratica. Tuttavia, Casale dovrebbe chiarire la sua posizione in una giunta che ha un’impronta chiaramente di centrodestra. Queste contraddizioni rendono necessaria una presa di posizione anche da parte del sindaco Quinci, che ha beneficiato dei voti sia di Partecipazione Politica che di Fratelli d’Italia. Non si può continuare a mascherare il civismo come un pretesto per evitare posizioni chiare e coerenti. La buona politica richiede linearità e trasparenza.

 

 

Questa chiarezza è fondamentale per i cittadini e gli elettori, che altrimenti rischiano di perdere fiducia nella politica, spinti a pensare che “sono tutti uguali” e disertando le urne. È vero che Quinci è al suo secondo mandato e quindi non teme più il voto popolare, ma è altrettanto vero che ha appena iniziato il suo nuovo ciclo amministrativo. È suo dovere garantire trasparenza nelle idee e nell’indirizzo politico, sia dentro che fuori dalla giunta.