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29/09/2024 06:00:00

Blu Sea Land a Siracusa, dubbi e speranze di riaverlo a Mazara

 Si avvicina ottobre e, con esso, in moltissimi anche sui social - soprattutto cittadini mazaresi - si chiedevano, nei giorni scorsi, che fine avesse fatto la manifestazione ‘Blue Sea Land’. La precedente edizione si era svolta a Mazara del Vallo dal 18 al 22 ottobre, con il tema centrale “Transizioni: un ponte verso un mare che cambia”.

BLUE SEA LAND A SIRACUSA - “Apprendo incredulo - fa sapere il Consigliere comunale del gruppo Misto di Mazara del Vallo, Francesco Foggia, attraverso una nota giunta in redazione, qualche giorno fa - che la manifestazione del ‘Blu Sea Land’, ideata e realizzata dal compianto Giovanni Tumbiolo, è stata, almeno per questa stagione, spostata a Siracusa ed inserita nell’ambito degli eventi riguardanti il G7 Agricoltura e Pesca; stando a quanto detto dal presidente del Distretto della pesca di Mazara del Vallo, Antonino Carlino.

PRIMA EDIZIONE NEL GIUGNO 2012 - Il primo vagito di questa manifestazione fortemente finanziata dalla regione Sicilia sin dall’inizio, fu emesso l’otto giugno di ormai dodici anni fa. E fu lanciata dal Distretto produttivo della Pesca Cosvap, allora capitanato da Giovanni Tumbiolo, defunto qualche anno fa. Poco chiaro è - se da un lato, come si legge sul sito web dell’evento “Blue Sea Land è incontro di popoli, economie e culture, la città di Mazara del Vallo ne è la culla storica, la sua sede naturale”- il fatto che la Città abbia perso il diritto ad essere la sede definitiva di questa manifestazione. Subito dopo, infatti, la dipartita del suo ideatore, questo evento ha cominciato a far sentire qualche scricchiolio di varia natura.


“UN EVENTO PERSO DI VISTA” - “Mi chiedo - continua Foggia - come sia possibile che un evento di tale portata, che coinvolge nella sua connotazione turistica e culturale la nostra Città, possa essere perso di vista e non programmato per la sua realizzazione nei tempi giusti, una manifestazione così importante che include diversi Paesi del Mediterraneo che, in questi caldi giorni autunnali, erano soliti esporre le loro peculiarità culinarie, artistiche, in una vera filiera di espressione multiculturale che integrava e includeva lingue e culture differenti”.


“PATRIMONIO DI CONOSCENZE” - “I convegni e le divulgazioni scientifiche - prosegue il Consigliere comunale - inoltre, avevano all’interno dell’evento un riconoscimento di grande valenza, permettendo alla nostra cittadinanza di usufruire di un grande patrimonio di conoscenze, di costumi, di prospettive di crescita umana e valoriale.


“UNA PERDITA IMPORTANTE PER I MAZARESI” - “A tal riguardo, il cruccio maggiore di molti mazaresi è proprio la perdita di qualcosa di importante, di un evento nostro, che include le culture del Mediterraneo e che dà merito e prestigio a Mazara del Vallo, meta di turisti e cittadini di paesi viciniori, durante la manifestazione”.

GLI ‘SCRICCHIOLII’ - In realtà tra i vari scricchiolii, cui si accennava prima, il principale tra essi è proprio legato ad una domanda tra tutte le altre: cosa è diventata, col tempo, questa manifestazione? Una kermesse? Una sagra di paese, da panini con salsiccia e guinness più o meno credibili? Una fiera, con stand di vario genere e tipo, troppo diversi fra loro? Insomma non si è mai ben capito quale fosse l’obiettivo principale di un evento che, negli anni, è costato alle casse regionali qualche centinaio di migliaia di euro. La Regione siciliana, solo nel 2023, per l’edizione del 2022, ha liquidato poco meno di 60 mila euro (59.973,98 per la precisione).

GLI INTERROGATIVI DI FOGGIA - “Sono molti - si chiede il Consigliere comunale del gruppo Misto cittadino - gli interrogativi: cosa non abbia permesso la realizzazione a Mazara dell’evento, se ancora una volta sia mancata una comunicazione non funzionale tra le parti che avrebbero dovuto alimentare il ‘Blu Sea Land’, perché mai i mazaresi devono pagare lo scotto di una politica che non coglie la visibilità dell’insuccesso, ma tende a ricercare solo giustificazioni. Il ‘Blu Sea Land’ del dott. Giovanni Tumbiolo, suo ideatore, viveva lo splendore della sua caratterizzazione, permettendo di coniugare il dialogo interreligioso con la varietà della cultura mediterranea, oltrepassando ogni forma di barriera linguistica, religiosa, economica e unendo nella concordia e nella alleanza popoli e tradizioni; in quei giorni la kasbah di Mazara si arricchiva di odori e sapori in una mescolanza di convivenze per esaltare il proprio prodotto. Dobbiamo rassegnarci quest’anno a perdere il ricordo del suo ideatore, nella speranza che il ‘Blu Sea Land’ possa ritornare nella propria sede di origine e, ancora una volta, recuperare la nostra memoria e i nostri privilegi. Questa è l’esortazione che rivolgo alla nostra Amministrazione”.

Alessandro Accardo Palumbo
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