Dopo le dichiarazioni a Tp24, dell'assessore Giampaolo Caruso di Fratelli d'Italia, il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, prova a intervenire con un comunicato che, tuttavia, sembra creare più confusione che chiarezza. Nel suo messaggio, Quinci invoca il "civismo", nonostante abbia ricevuto il sostegno di un partito politico per essere eletto, supporto che, senza dubbio, gli ha permesso di raccontare oggi una storia diversa da una posizione differente.
Quinci ha ribadito di non essere affiliato a nessun partito e di non avere intenzione di prendere tessere fino alla scadenza del suo secondo mandato. Tuttavia, ha sottolineato che gli assessori della giunta devono concentrarsi sull'amministrazione e non su questioni politiche o di leadership di partito. Questa direttiva vale sia per Gianfranco Casale che per Giampaolo Caruso:
"La nostra amministrazione si fonda su un progetto ampio e inclusivo, costruito attorno a una coalizione prevalentemente civica, ma arricchito dalla presenza di Fratelli d'Italia, che ha contribuito a definirne i tratti politici orientati verso il centrodestra. Tutte le liste che hanno sostenuto la mia elezione erano consapevoli di questa presenza e hanno aderito al progetto con l'obiettivo comune di governare la città con spirito civico e di proseguire il lavoro già avviato nel mio primo mandato."
Quinci ha proseguito, affermando:
"Oggi, l'unità d'azione attorno a questo progetto è un requisito fondamentale per tutti i membri della mia giunta. Essa non può essere messa in discussione da orientamenti politici personali, che, pur legittimi, devono rimanere fuori dal contesto del ruolo di assessore. Quanto accaduto in questi giorni è un'opportunità per chiarire eventuali malintesi. Ho quindi richiesto ai miei assessori di concentrare le proprie energie esclusivamente sull'azione amministrativa, evitando messaggi politici o ideologici che non appartengono al progetto originario, che rimane quello presentato alla città."
Ecco l'intervista a Tp24 di Giampaolo Caruso.
Tuttavia, la questione del "civismo" sembra essere invocata a convenienza, soprattutto quando diventa necessario frenare gli alleati. Quinci accenna a "ricostruzioni giornalistiche inesistenti", ma la realtà è che è stato proprio l'assessore Caruso a mettere in discussione la posizione di Casale, assumendosi la responsabilità delle sue parole.
Il problema risiede nelle regole della politica, che il civismo spesso non riconosce. Infatti, dietro la facciata civica si nascondono alleanze e dinamiche che altrimenti sarebbero difficili da giustificare. Alla fine, si tratta sempre di scelte, e queste scelte rivelano la vera natura del progetto politico in corso.