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04/10/2024 20:00:00

Un omaggio a Vincenzo Scuderi: la biblioteca del Museo Pepoli porterà il suo nome

La biblioteca del Museo Pepoli di Trapani avrà un nuovo nome: sarà intitolata a Vincenzo Scuderi, un grande esperto d'arte trapanese che se n'è andato da poco.

Sabato 5 ottobre alle 17 al Museo si terrà l'evento speciale, "Una vita per narrare l'arte", che prevede l’intitolazione della biblioteca del Museo a Vincenzo Scuderi, storico dell’arte trapanese, spentosi alcuni mesi fa. Intervengono la scrivente Anna Maria Parrinello, Vincenzo Abbate, Giuseppe Scuderi, Angela Morabito.

La biblioteca dell’Istituto è costituita da circa 6500 pubblicazioni tra volumi, opuscoli e riviste di argomento storico, storico-artistico, archeologico e numismatico. Le collezioni bibliografiche hanno origine grazie alle donazioni del conte Agostino Sieri Pepoli, dall’acquisizione dei volumi del conte Francesco Hernandez junior nonché a seguito di ulteriori donazioni e acquisti effettuati nel corso degli anni.

Da alcuni anni la struttura fa parte del polo SBN della provincia, che include diverse biblioteche pubbliche e private della provincia di Trapani, ragion per cui buona parte del catalogo è stato inserito nella rete telematica ed è pertanto consultabile online.

Chi è Vincenzo Scuder

Vincenzo Scuderi, trapanese di nascita (1923), ha dedicato la sua vita allo studio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico siciliano, con una particolare attenzione per la sua città natale.

La sua formazione accademica si completa a Palermo, dove si laurea in Lettere con una tesi sulla Madonna di Trapani. In questo lavoro, Scuderi attribuisce per primo la scultura al maestro Nino Pisano, un'intuizione che verrà poi confermata dagli studi successivi.

Il legame con il Museo Pepoli inizia nel 1947. Scuderi entra a far parte dello staff e vi rimane fino al 1965, ricoprendo il ruolo di direttore dal 1960. Sono anni cruciali per il Museo: nel dopoguerra Scuderi supervisiona i lavori di consolidamento strutturale dell'edificio e, nei primi anni '60, collabora con l'architetto Franco Minissi per il rinnovamento e il riallestimento del Museo. A lui si deve l'organizzazione attuale degli spazi, la creazione di un archivio fotografico, la risistemazione della biblioteca e il riordino dei depositi.

Contemporaneamente, Scuderi porta avanti un'intensa attività di restauro delle opere del Museo, tra cui la Pietà di Roberto di Oderisio e il Polittico del Maestro del Polittico di Trapani. A questi interventi affianca la pubblicazione di cataloghi scientifici e l'organizzazione di mostre, con un approccio rigoroso e un chiaro intento divulgativo.

Nel 1965 Scuderi assume la direzione della Soprintendenza alle Gallerie ed opere d'arte della Sicilia a Palermo. In seguito al terremoto del Belice del 1968, coordina il recupero e il restauro delle opere d'arte danneggiate.

La sua attività di studioso si concretizza in numerose pubblicazioni che costituiscono ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per chi si occupa di arte siciliana. Tra i suoi ultimi contributi, ricordiamo la donazione di un'importante collezione di libri e riviste alla biblioteca del Museo Pepoli.

La vita e l'opera di Vincenzo Scuderi rappresentano un esempio di dedizione alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale.