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22/10/2024 10:00:00

Mazara, al via la fase per il riconoscimento del martirio di Padre Giovanni Adami

Martedì 22 ottobre, alle ore 10, nella Cattedrale Ss. Salvatore di Mazara del Vallo, sarà avviata la sessione iniziale della fase diocesana per il riconoscimento del martirio del padre gesuita Giovanni Matteo Adami, mazarese, sacerdote religioso della Compagnia di Gesù, missionario in Giappone, ucciso a causa della fede cristiana il 22 ottobre 1633 a Nagasaki. Il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha convocato tutto il clero diocesano per domani, martedì 22. Padre Giovanni Matteo
Adami nacque a Mazara del Vallo il 17 maggio 1576 e fece parte della Compagnia di Gesù sino alla sua morte, avvenuta dopo essere stato catturato e condannato al supplizio. Padre Adami fu molto apprezzato da personalità di rilievo nella storia della Chiesa del suo tempo, come il cardinale Giulio Antonio Santori e lo stesso Preposto Generale, padre Claudio Acquaviva; così come molto vicino gli fu padre Pietro Spinelli, rettore di importanti collegi gesuitici, compreso il Collegio Romano, dove avvenne la prima formazione di padre Adami. Di padre Adami rimangono le poche lettere manoscritte, sopravvissute a naufragi e traversi diverse che tormentarono le comunicazioni fra Giappone ed Europa e costituiscono uno dei riferimenti più importanti della sua storia. Sono conservate presso l’Archivum Romanum Societatis Iesu di Roma con date di invio che vanno dal 1615 al 1624. Si tratta di lettere in lingua italiana e in lingua portoghese.

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SCUOLA DIOCESANA DI TEOLOGIA, AL VIA IL NUOVO ANNO DI ATTIVITÀ - Dopo un anno di rodaggio che ha registrato la partecipazione di più di 80 persone tra le due sezioni di Mazara del Vallo e Partanna, unitamente agli iscritti ai corsi di musica e canto della Scuola di musica liturgica “Jobel”, riprende l’itinerario di formazione teologica di base rivolta a tutti gli operatori pastorali della Diocesi, in particolar ai candidati ai “ministeri istituiti” di Lettore, Accolito, Catechista.
Alla luce delle linee guida circa l’istituzione dei ministeri pubblicate dai Vescovi siciliani il 15 settembre 2023, la Diocesi sta cercando di ridare impulso alla Scuola diocesana. «Lo studio – spiegano gli operatori – non va considerato come un “sacrificio necessario”, ma deve essere perseguito come utile strumento di elevazione umana e di maturità cristiana». L’ordinamento degli studi è stato rivisto, adattandolo alle nuove esigenze e alleggerendolo delle discipline non indispensabili per la formazione ai ministeri laicali. Un’attenzione particolare sarà data alla formazione dei candidati al diaconato permanente, che oltre ai corsi a tutti comuni ne seguiranno altri specifici per la loro formazione. Si svilupperà in un biennio uguale per tutti, durante il quale si acquisiranno le informazioni di base circa la Teologia in genere, la Scrittura, la Liturgia, la Catechesi, la Storia della Chiesa. Un terzo anno prevede cinque discipline comuni e altre due differenziate per i diversi ministeri, che si svilupperanno in forma seminariale e con risvolti pratici. Due ulteriori anni sono stati pensati esclusivamente per i futuri diaconi e tratteranno discipline teologiche e pastorali di approfondimento. Maggiori informazioni nella sezione formazione del sito diocesano www.diocesimazara.it.