Sono due i provvedimenti che ogni anno una Amministrazione comunale dovrebbe adottare in automatico.
L’avvio della mensa scolastica e la pulizia delle spiagge.
Provvedimenti talmente ovvi che si potrebbero adottare facendo copia-incolla delle delibere precedenti.
E invece no. Se non si drammatizza, non c’e’ gusto. Ogni anno si recita lo stesso monotono copione.
In gran parte dei comuni siciliani, s’ignora la data dell’inizio dell’anno scolastico e di quello balneare. I bambini, regolarmente serviamo lo stesso menù lasciandoli a digiuno e le spiagge sporche fino all’arrivo dei villeggianti.
Per fortuna ( si fa per dire) Salemi non e’ un comune rivierasco, grazie alla lungimiranza dei suoi elettori che non elesse negli anni sessanta un aspirante sindaco che prometteva l’arrivo del mare (sic).
Ma si tratta di un mezzo gaudio. Perché, in compenso, il ritardo nell'avvio del servizio di mensa scolastica e’ cosa che si ripete, quasi ogni anno.
Leggete cosa scrivevamo in una nostra cronaca di sette anni fa circa : “da circa un mese sono iniziate le attività scolastiche ma con esse sono iniziati anche i grossi disagi per i genitori. A lamentarsi sono soprattutto i genitori di tutti quei bambini che frequentano le diverse sedi dell'asilo comunale di Salemi, lamentele dovute all'assenza del servizio mensa. L'inadempienza comunale e’ legata all'approvazione del bilancio… un disagio enorme soprattutto per le mamme che lavorano le quali insistentemente chiedono all'amministrazione comunale di prendere un immediato ripristino del servizio”.
Sembra un resoconto di questi giorni. Solo che questa volta non si capisce quali siano le cause del ritardo.
L’assessora ai servizi sociali Gasperina Gandolfo, da noi interpellata, ha accennato a problemi di password, pec e altri intoppi burocratici che avrebbero causato l’attuale ritardo. Motivi, in verità, poco verosimili.
Tanto e’ vero che i consiglieri comunali del gruppo consiliare “Scrusciu” Giuseppina Spagnolo, Giuseppa Asaro e Giuseppe Loiacono hanno ritenuto di chiedere all’Amministrazione “quali provvedimenti sono stati adottati da quest’amministrazione per avviare il servizio di mensa scolastica, se è stata indetta, e quando, la nuova gara per l’affidamento del servizio di mensa scolastica in quanto, sul sito del Comune di Salemi non si riescono a rintracciare i provvedimenti di indizione della gara per l’affidamento del servizio; che cosa ha impedito di avviare la tempestiva procedura di gara per l’affidamento del servizio di mensa scolastica e quali sono le ragioni che hanno comportato un ritardo irragionevole e ingiustificato; di dare comunicazioni al Dirigente scolastico, alle famiglie, ai rappresentanti dei genitori sui tempi di avvio del servizio di mensa scolastica; se, nel frattempo, sono state predisposte le tabelle nutrizionali e vidimate dall’Asp competente; ed infine se sono stati nominati i componenti della commissione mensa.”
Domande che si pongono anche e soprattutto i genitori, tutte legittime, a cui certamente non si può rispondere in modo evasivo o, peggio, dicendo che sono lamentele strumentali ed esagerate.
La consigliera Giusi Spagnolo, da insegnante, ha tenuto sottolineare che “la mensa scolastica è un istituto a tutela del diritto di tutti gli alunni ad avere pari opportunità nell’educazione ad una sana alimentazione. In una scuola intesa come comunità il consumo del pasto costituisce un momento di socializzazione e di condivisione del cibo in condizioni di uguaglianza, nel rispetto delle esigenze individuali determinate da ragioni di salute, culturali o di religione; Che la mensa ha una funzioni anche inclusiva in un rapporto di relazione con i compagni”.
Non si può negare che i disagi per le famiglie sono reali, piu’ complicato per i genitori che lavorano e che non possono tornare a casa a metà giornata.
E , sopratutto, non si può rispondere dicendo : “Prima come facevano?”.
Prima, c’era anche l’evasione scolastica. Dobbiamo rimpiangere quei tempi, come fanno taluni sui social?
Onori e òneri, un vecchio detto, questo si, sempre valido. Quando si amministra, occorre dare risposte concrete e non rispondere con altre domande.
Franco Ciro Lo Re