Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/10/2024 08:49:00

Ha seviziato e ucciso la moglie e i due figli. Sicilia, Barreca esce dal carcere

Giovanni Barreca è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. L’uomo che ha compiuto la strage di Altavilla Milicia, che ha seviziato, torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone di 41 anni, e i due figli – Kevin di 16 ed Emmanuel di 5 anni – non finirà in galera.

Il tribunale di Termini Imerese ha disposto per lui la scarcerazione e il ricovero in una Rems. In attesa di entrare nella struttura sanitaria che ospita persone affette da patologia psichiatrica resterà in libertà vigilata. Anche per la figlia di 17 anni è stata chiesta una perizia psichiatrica. Le conclusioni sono attese per il 7 novembre.

Più complicata la situazione di Massimo Carandente e Sabrina Fina, i «Fratelli di Dio», che sottoposero le vittime a torture per «scacciare il demonio che era in loro». I loro legali puntano a scaricare le colpe su Barreca.

Era lo scorso febbraio quando, assieme a una coppia di invasati religiosi, conosciuti durante incontri di preghiera, Berreca sottopose per una settimana moglie e figli «indemoniati» a un folle rito di esorcismo. Vennero presi a padellate sulla schiena, marchiati con pinze arroventate nel camino, torturati con l’asciugacapelli, picchiati e legati. Tentarono persino di cremare Antonella, la prima a morire. Il figlio Kevin fu poi costretto a scavare una buca in giardino per seppellire alla meno peggio la mamma.