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01/11/2024 07:00:00

Trapani, agente penitenziario attende 30 anni gli stipendi arretrati

 Dopo un'attesa durata 30 anni e numerose battaglie legali, un agente della polizia penitenziaria di Trapani ha finalmente ottenuto giustizia per il mancato trasferimento a un incarico d’ufficio e per il mancato stipendio arretrato. La vicenda risale al 1992, quando l’agente aveva richiesto il trasferimento in un ufficio del ministero a Trapani per ragioni di salute. Tuttavia, il ministero ha fissato la visita medica solo nel 2012, e soltanto allora l'agente è stato ritenuto idoneo per il nuovo ruolo, trascorrendo quindi vent'anni senza retribuzione.

Nel 2015, sostenuto dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Licia Tavormina, l’agente ha intrapreso un'ulteriore azione legale per ottenere il risarcimento delle retribuzioni arretrate. Il Tar, con sentenza del 2023, ha riconosciuto il diritto dell'uomo a ricevere il 50% della somma complessiva degli stipendi, tenendo conto che aveva svolto alcune attività sporadiche in quel periodo, per un totale di 155.462,82 euro, più interessi.

Tuttavia, invece di procedere al pagamento completo, il ministero ha richiesto all'agente di dichiarare eventuali somme percepite tra il 1995 e il 2012, ignorando che il Tar aveva già tenuto conto di tali redditi nel calcolo complessivo. In seguito, il ministero ha versato solo 80.000 euro, senza gli interessi, ritenendo l'importo già sufficientemente ridotto.

Infine, con una nuova pronuncia, i giudici amministrativi hanno chiuso questa lunga e complessa vicenda, imponendo al ministero della Giustizia e al ministero dell’Economia il pagamento dell’importo rimanente, pari a circa 76.000 euro.