E’ approdata in Tribunale, a Marsala, la vicenda dell'alunna di Salemi alla quale è stato negato il trasferimento all'Istituto “D’Aguirre”. Il padre dell’alunna, infatti, Antonio Di Domenico, ha denunciato la dirigente scolastica Francesca Accardo per omissione di atti d’ufficio.
A seguito, però, delle indagini svolte sul caso, la Procura al chiesto al giudice per le indagini preliminari Annalisa Amato di archiviare il procedimento. Quindi, di mettere la parola “fine”, non rilevando alcun reato.
Ma l’avvocato Vito Cimiotta, legale di Di Domenico, si è opposto all’archiviazione, chiedendo il rinvio a giudizio della preside Accardo. Secondo il legale, infatti, il reato di omissione di atti di ufficio “si è configurato perché il 328 cp punisce anche il ritardo nell'atto del proprio ufficio. Tra l'altro è ormai risaputo che il dirigente scolastico è pubblico ufficiale e come tale risponde dei reati propri dei pubblici ufficiali. La dirigente non ha mai dato seguito alle richieste legittime del Di Domenico. La prima volta non dando risposta alla richiesta di trasferimento e la seconda volta non dando seguito alla richiesta di convocazione della minore su sollecitazione dell’ufficio scolastico regionale”.
Il giudice Amato si è riservato di decidere. Ovvero, ha deciso di prendersi il giusto tempo per valutare adeguatamente la questione e decidere se accogliere la richiesta della Procura (archiviazione) o formulare l’imputazione coatta e mandare a processo la dirigente scolastica, difesa dall’avvocato Giuseppe Accardo. La scorsa primavera, tramite l’avvocato Cimiotta, il padre dell’alunna aveva interpellato direttamente il ministro dell’Istruzione e del “merito”, Giuseppe Valditara, mentre l’eurodeputato Dino Giarrusso presentò un’interrogazione al Parlamento di Strasburgo. Di Domenico ha parlato di “discriminazione”, evidenziando che nemmeno l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale, con il direttore generale Giuseppe Pierro che inviò una nota alla dirigente scolastica del “D’Aguirre” (e per conoscenza anche al padre dell’alunna), invitandola “a prevedere il colloquio previsto dall’art. 4 c. 12 del D.M. n. 5/2021 al fine dell’inserimento dell’alunna nella classe II dell’indirizzo amministrazione Finanza e Marketing”. Ciò nonostante, la situazione non si è sbloccata. E per questo il genitore ha sporto querela per omissione d’atti d’ufficio.