Le scuole italiane si mobilitano contro il bullismo. Nella mattinata è stata n anteprima nazionale del film "Il ragazzo dai pantaloni rosa", la storia vera di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo. Un evento speciale che vedrà gli studenti di tutta Italia riunirsi nei cinema per assistere alla pellicola e partecipare a un dibattito in diretta streaming con la madre di Andrea e il protagonista.
Anche a Trapani si terrà la proiezione del film e diversi istituti scolastici hanno aderito all'iniziativa promossa dal Ministero dell'Istruzione "Uniti contro il Bullismo".
Ma il territorio trapanese risponde anche con un'altra iniziativa di grande impatto: il cortometraggio "Ninò", diretto da Michele Li Volsi, che uscirà nei prossimi giorni e parteciperà al prestigioso Nastro d'Argento.
Un'opera nata da un'esperienza personale. Li Volsi, regista sensibile alle tematiche sociali, ha tratto ispirazione dalla propria esperienza di vittima di bullismo per dare vita a una storia che vuole sensibilizzare grandi e piccini sull'importanza del rispetto e dell'inclusione. "Ninò" è un grido di aiuto, un appello alla solidarietà e un inno al coraggio di chi, ogni giorno, si trova a combattere contro la prevaricazione.
Un cast d'eccezione per un messaggio universale
Il cortometraggio vanta la partecipazione straordinaria di Totò Cascio e Orio Scaduto. Ma "Ninò" è soprattutto un film corale, un progetto che ha coinvolto attori di teatro come Katia Gargano e circa 70 bambini e ragazzi provenienti da diverse province siciliane. Tra loro, Alessandro Renda, già noto per aver interpretato Matteo Messina Denaro da bambino nel film "Iddu". E non dimentichiamo la piccola Chloe Maggio che, oltre a recitare, ha anche ricoperto il ruolo di aiuto regista, dimostrando grande talento e passione per il cinema. Insieme a loro tanti altri giovanissimi esordienti come Francesco Pipitone, Alessandro Pipitone, Flavio Urso e Pietro D’Agostino.
"No al bullismo!": è questo il grido che risuona forte e chiaro nel cortometraggio, un messaggio urlato con forza dai giovani attori che interpretano i bulli nella storia di Ninò. Un monito per tutti, un invito a non rimanere indifferenti di fronte a questo fenomeno dilagante.
Un progetto inclusivo che dà voce a chi non ha voce. "Ninò" dà spazio anche a Riccardo Mezzapelle e Vincenzo Adragna, due giovani attori con la sindrome di Down, testimoniando l'importanza di una società inclusiva e rispettosa di ogni diversità.
Genitori e professori: un'alleanza fondamentale contro il bullismo
"Ninò" sottolinea con forza l'importanza della presenza e della collaborazione tra genitori e professori nella lotta contro il bullismo. Ascoltare i ragazzi, capire i loro silenzi e i loro disagi è il primo passo per prevenire e contrastare questo fenomeno. Un esempio concreto di questa fondamentale sinergia arriva proprio dal set del film.
Uno dei giovanissimi attori che interpreta un bullo, Alessandro Pipitone di Marsala, ha confessato di essere stato a sua volta vittima di bullismo. La madre del ragazzino, ha raccontato alla nostra redazione l'accaduto e come solo attraverso il dialogo e la collaborazione tra famiglia e scuola si possa aiutare chi subisce e chi mette in atto comportamenti di prevaricazione. Un messaggio forte e chiaro che "Ninò" lancia a gran voce, invitando tutti a costruire una rete di supporto e protezione per i più giovani.
Un impegno corale dietro le quinte
"Ninò" è frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di numerosi professionisti. La sceneggiatura è stata scritta da Claudia Gallo e Letizia Ruffo, su soggetto dello stesso Li Volsi. Le musiche originali sono di Francesco Persano. Il team tecnico è composto da Giusy Ingarra (assistente alla regia), Alberto Noto e Massimo Licari (assistenti alla produzione), Filippo Arlotta (direttore della fotografia), Amedeo Trapani (ciacchista), Fabio Oddo e Ilaria Raineri (make-up artists). La post-produzione è a cura di Faeria.
Un impegno corale per un futuro migliore. "Ninò" è un cortometraggio che parla di bullismo, ma anche di amicizia, coraggio e solidarietà. Un film che, grazie all'impegno di tutto il cast e della troupe, lancia un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro. Un futuro in cui il bullismo non avrà più spazio e i giovani potranno crescere in un ambiente sano e sereno.