In occasione della solennità di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, i volontari della Fraternità Betlemme di Efrata, insieme a missionari, Suore della Carità di Maria Bambina, e alla Caritas diocesana di Mazara del Vallo, coordinati dal cappellano del carcere di Castelvetrano, don Vincenzo Aloisi, hanno organizzato un'iniziativa volta a portare un segno di speranza all’interno della Casa Circondariale.
L'iniziativa, chiamata “Dulcis in Fundo”, ha come obiettivo principale quello di restituire ai detenuti una percezione del tempo e delle festività, elementi che spesso rischiano di perdersi in un contesto di privazione come quello carcerario. In questa occasione, il progetto si è concretizzato nella preparazione della Frutta Martorana, un dolce tradizionale siciliano legato alle festività di Ognissanti. Questo dolce, che richiama il ricordo della casa, della famiglia e dei legami puri e sinceri dell'infanzia, è stato proposto come simbolo di un percorso di rinascita e riflessione.
“La Frutta Martorana diventa qui un segno di speranza, un invito per ogni detenuto a riscoprire la propria capacità di essere ‘frutti buoni’ per gli altri, malgrado gli errori del passato,” ha spiegato don Vincenzo Aloisi. Un messaggio ispirato dalle parole della Bibbia: “Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro.”
Con questa iniziativa, la Chiesa diocesana rinnova il suo impegno verso le "periferie esistenziali" e i luoghi di fragilità, offrendo sostegno e progetti di riabilitazione che puntano a restituire dignità e a favorire un percorso di riparazione.