Gentile Redazione di Tp24, vi scrivo per segnalare che il Comune di Petrosino ha recentemente ricevuto dalla Regione Sicilia fondi destinati all’acquisto di un’autobotte. Da cittadino, mi chiedo come sia possibile che un comune in bancarotta certificata, in cui si afferma che non è possibile amministrare per via delle casse vuote e del dissesto finanziario, riceva finanziamenti per eventi come l’estate petrosilena, le manifestazioni dedicate al vino e al carnevale, ma non riesca a ottenere fondi per esigenze essenziali.
In particolare, mi chiedo perché non si richiedano finanziamenti per sostituire i semafori obsoleti, ormai malfunzionanti e tenuti insieme con fascette elastiche, la cui inefficienza ha già causato numerosi incidenti. Non vengono chiesti fondi per ripristinare la segnaletica mancante, né per migliorare la sicurezza urbana con l’installazione di telecamere, specialmente alla luce dei recenti gravi episodi di violenza. Non si trovano risorse per riparare le buche, ormai diventate vere e proprie voragini, e molti altri interventi essenziali rimangono non finanziati.
Petrosino è oggi un comune in stato di totale abbandono. Non abbiamo informazioni aggiornate sulla qualità dell’acqua potabile, in particolare sui valori di nitrati, e la comunicazione tra sindaco e cittadini è pressoché inesistente, nonostante le assemblee promesse. Petrosino non è più un paese sicuro: basta passeggiare sul lungomare per notare tratti di carreggiata privi di guardrail o con barriere fatiscenti e arrugginite. Il decoro urbano è gravemente trascurato e non vi è alcun contrasto agli incivili che abbandonano i rifiuti, arrivando persino a bruciarli.
Petrosino farebbe forse meglio a tornare ad essere frazione di Marsala, con tutto il rispetto per chi ha lottato per l’autonomia, poiché in questo modo non sembra esserci alcuna speranza né futuro per la nostra comunità.
Lettera firmata