In provincia di Trapani, l’allarme sulle dipendenze tra i giovani continua a suonare forte. "Dall'inizio dell'anno sono oltre 400 le segnalazioni per uso di sostanze stupefacenti, un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando un drammatico incremento delle dipendenze, anche tra i minorenni. Sono 100 segnalazioni in più rispetto al 2023, mentre si contano almeno 10 minorenni di circa 14 anni". A dirlo è Luciano Zanta Platamone della Prefettura di Trapani che ha esposto i dati emersi durante il convegno “Le nuove droghe” organizzatoal Polo Territoriale Universitario. L'incontro, aperto agli studenti delle scuole superiori, si è svolto sia in presenza sia online, coinvolgendo istituzioni e specialisti per sensibilizzare le nuove generazioni su una problematica dalle conseguenze devastanti.
Un incontro per i giovani: in prima fila le scuole del territorio
L’aula magna ha accolto numerose scuole del territorio, con studenti e docenti venuti a seguire gli interventi sull’impegno delle forze dell’ordine contro il traffico di droga e a ascoltare le toccanti parole di un ex tossicodipendente, che ha testimoniato la durezza e le trappole del mondo delle dipendenze. Erano presenti l’IS Damiani di Marsala, rappresentato dal dirigente Domenico Pocarobba; l’IS Florio di Erice, con la dirigente Pina Mandina; l’IS Sciascia Bufalino di Valderice con Andrea Badalamenti; l’IS Calvino-Amico, diretto da Margherita Ciotta; l’IS Rosina Salvo con la dirigente Giuseppina Messina; e l’IS Da Vinci, guidato da Vita D’Amico. Anche l’IS Fardella-Ximenes, con la dirigente Antonella Ursino, ha partecipato.
Gli studenti hanno seguito con particolare interesse la spiegazione dei relatori sulla pericolosità delle nuove droghe sintetiche e sull’effetto distruttivo che queste possono avere sulla salute e sulla vita di chi le consuma.
Un minuto di silenzio per i giovani stroncati dalla droga
L’evento, a cui hanno partecipato rappresentanti della Prefettura, Questura, ASP, Ufficio Scolastico Regionale, Università di Palermo e Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, ha avuto un momento particolarmente toccante con il minuto di silenzio voluto da Antonio Pignataro, dirigente generale di Pubblica Sicurezza, per ricordare i giovani stroncati dalle droghe.
"Ogni giorno muore un ragazzo per droga, un ragazzo come voi, di 15, 16, 18 anni – ha detto con tono accorato – e noi dobbiamo fare di tutto per evitare questa tragedia". Pignataro ha espresso preoccupazione per la percezione diffusa secondo cui alcune droghe, come la cannabis, sarebbero innocue: "Non è vero che la cannabis è sicura e rilassante. È il primo passo verso un percorso che può portare alla dipendenza. Il 98% dei giovani nelle comunità terapeutiche ha iniziato proprio dalla cannabis". La sua denuncia è stata chiara: "Abbiamo una responsabilità collettiva. Non possiamo girarci dall’altra parte".
Pignataro ha inoltre ricordato la pericolosità delle nuove droghe sintetiche: "Queste sostanze sono cento volte più potenti dell'eroina e della cocaina. Stiamo parlando di un vero e proprio veleno. Fentanyl, crack, Krokodil: nomi che evocano scenari da incubo ma che, purtroppo, sono parte della realtà che affrontiamo ogni giorno".
Le conseguenze giuridiche e sociali dell’uso di droghe
Tra i relatori, il procuratore Gabriele Paci ha spiegato che le implicazioni legali vanno ben oltre il semplice consumo. “Per chi viene segnalato ripetutamente per uso di sostanze pesanti – ha detto – la Prefettura può disporre la sospensione di documenti come passaporto, carta d’identità valida per l’espatrio e porto d’armi per un periodo che varia da uno a tre mesi. Questi provvedimenti, che possono includere anche il ritiro della patente, sono pensati per proteggere sia l’individuo che la società”.
I danni delle droghe sintetiche: “La mafia detiene il monopolio”
Al convegno, il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, ha lanciato un altro monito: “I ragazzi forse non sanno che la mafia detiene il monopolio della droga. Acquistare una dose equivale ad alimentare la mafia”. Un messaggio forte, che richiama alla consapevolezza del legame tra droga e criminalità organizzata. Affermazioni rafforzate dal presidente del Tribunale di Trapani, Alessandra Camassa, che ha evidenziato la necessità di misure legali efficaci per arginare il fenomeno e proteggere i giovani.
La campagna di prevenzione e il supporto dei servizi sanitari
Anche il mondo sanitario è in prima linea nella lotta alle dipendenze, come ha spiegato Ferdinando Croce, direttore generale dell’ASP di Trapani: “Abbiamo avviato la campagna ‘Non sei figo, sei solo fatto’ per smantellare il falso mito che circonda il consumo di droga”. Al suo fianco, Paolo Pollina, responsabile del SER.D. di Trapani, e Gaetano Vivona, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP, hanno sottolineato l’importanza del sostegno psicologico e terapeutico per i ragazzi. “In molti casi – ha detto Vivona – i giovani non comprendono la gravità dei danni che queste sostanze causano al sistema nervoso, danni che spesso sono irreversibili”.
Un invito a non voltarsi dall’altra parte
Il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, rivolgendosi ai ragazzi presenti, ha fatto un appello accorato: “Questa è un’occasione per voi e le vostre famiglie per capire come uno ‘sballo’ possa compromettere irrimediabilmente la salute e la vita stessa”. I sindaci Giacomo Tranchida e Daniela Toscano, rispettivamente di Trapani e di Erice, hanno sostenuto l’importanza di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole, mettendo in luce il ruolo fondamentale della comunità locale per combattere una battaglia che coinvolge tutti.