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12/11/2024 06:00:00

La lotta alla droga nel trapanese e in Sicilia: tra sequestri record, nuove sostanze e la "norma anti-crack"

 Negli ultimi mesi, la Sicilia è stata teatro di una serie di operazioni antidroga, con ingenti sequestri e numerosi arresti che hanno colpito il cuore del traffico di stupefacenti nella regione. Le città di Trapani, Mazara del Vallo e Catania sono state al centro di queste azioni di contrasto, condotte da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, che hanno smantellato intere reti criminali. Parallelamente, la Regione Siciliana ha lanciato un’iniziativa legislativa per combattere le dipendenze, approvando il disegno di legge anti-crack con un finanziamento di oltre 11 milioni di euro.

 Operazioni antidroga e sequestri milionari
A Trapani, i Carabinieri hanno eseguito un blitz che ha portato all’arresto di sei persone, colte in flagranza di reato per detenzione di droga e armi clandestine. Durante l'operazione, svolta nel quartiere Villa Rosina, sono stati sequestrati circa 1,5 kg di cocaina e armi illegali, con un valore di mercato stimato oltre un milione di euro. Gli arrestati, che includevano individui con precedenti penali per spaccio, possedevano anche una somma in contanti di 120mila euro. Questa retata ha rappresentato un duro colpo per la criminalità locale, particolarmente attiva nello spaccio di cocaina e hashish.

A Mazara del Vallo, invece, la Polizia ha arrestato una coppia che aveva trasformato la propria abitazione in un “supermercato della droga”, con vendite continue di cocaina e crack. L’indagine, avviata nel marzo 2024, ha permesso di documentare oltre 550 cessioni di droga. Questo mercato di stupefacenti “pesanti” ha portato alla diffusione di crack e cocaina nella città, creando un rischio concreto per la salute pubblica e per le famiglie residenti nel quartiere coinvolto.

Anche a Catania, l’operazione «El Loco» ha portato all’arresto di nove persone accusate di traffico internazionale di droga. Le indagini hanno rivelato un’organizzazione che importava cocaina, hashish e marijuana dalla Spagna per poi distribuirle tra l’Italia e Malta. Questo giro d’affari transnazionale era diventato una delle principali fonti di rifornimento per le piazze di spaccio locali.

Le nuove droghe e l’impegno per la prevenzione
Mentre le operazioni antidroga continuano a concentrarsi sul traffico di cocaina, crack e marijuana, la diffusione di nuove sostanze chimiche rappresenta una nuova frontiera. I dati emergenti mostrano un incremento di droghe sintetiche e di “designer drugs” tra i giovani siciliani, spingendo le autorità sanitarie e gli istituti educativi a intensificare le campagne di sensibilizzazione. Di recente, l’Università di Trapani ha ospitato un incontro dedicato al tema delle dipendenze, con la partecipazione di esperti e rappresentanti della sanità e delle forze dell’ordine. Durante il convegno, sono state messe in evidenza le nuove sfide poste dalle sostanze chimiche, particolarmente insidiose perché accessibili a costi relativamente bassi e spesso vendute online. Gli esperti hanno sottolineato la necessità di un approccio preventivo, soprattutto tra i giovani, i quali risultano vulnerabili a questo fenomeno in costante evoluzione. L'educazione e l'informazione sono stati indicati come strumenti essenziali per contrastare l'uso di queste sostanze, che spesso si presentano in forme ingannevoli e vengono assunte senza consapevolezza delle conseguenze a lungo termine.

Il ddl anti-crack
In risposta a questa emergenza, l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all’unanimità un disegno di legge per la lotta contro il crack e altre dipendenze, stanziando 11,2 milioni di euro per creare una rete di prevenzione, assistenza e riabilitazione. Il provvedimento prevede la creazione di un Comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze, con il compito di coordinare le iniziative regionali e promuovere campagne di sensibilizzazione. Il ddl introduce anche l'istituzione di unità mobili nelle aree a elevata incidenza di tossicodipendenza, con personale specializzato per effettuare interventi di screening, supporto psicologico e assistenza sanitaria. Inoltre, nelle carceri saranno create squadre multidisciplinari per gestire i casi di dipendenza dei detenuti, favorendo un recupero completo attraverso la collaborazione tra medici, psicologi e operatori sociali. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per questa iniziativa, definendola un passo fondamentale per proteggere le nuove generazioni dalla dipendenza. Il ddl mira non solo alla prevenzione, ma anche al recupero e al reinserimento sociale di chi è caduto vittima della droga. 

Le diverse operazioni antidroga nel trapanese e in Sicilia e le nuove misure legislative sono un segnale forte nella lotta contro il traffico di stupefacenti e le dipendenze. L’attenzione delle istituzioni verso le droghe “tradizionali” come la cocaina si affianca all’urgenza di affrontare le nuove droghe chimiche, che si diffondono in maniera preoccupante. Grazie al finanziamento e alla determinazione della Regione, la Sicilia si pone all'avanguardia nel contrasto alle dipendenze, sperando di arginare il fenomeno e tutelare il futuro dei giovani.