Guerra fredda dentro Fratelli d’Italia, il primo partito nel Paese, il secondo in Sicilia, tentano di apparire uniti ma al proprio interno ci sono divisioni e troppe correnti.
L’ala catanese configge con quella palermitana, all’ARS i passi falsi sono stati tanti, sui giornali sono finiti più per le cose combinate che per i risultati ottenuti. E le pezze messe dal presidente Gaetano Galvagno non sono servite quasi a nulla.
Molti malumori hanno fatto uscire Manlio Messina dalle chat di partito.
Non va meglio in provincia di Trapani, errori e malintesi, e sempre una sentenza che grava sulla testa dei due deputati: Giuseppe Bica è entrato all’ARS su ricorso presentato a Nicola Catania, si attende a breve l’esito finale.
Dopo l’approvazione della Finanziaria il presidente della Regione metterà mano al rimpasto, toccherà proprio a Fratelli d’Italia fare un bilancio interno di questi due anni e procedere con altre indicazioni.
Caso Auteri
Intanto il deputato Carlo Auteri, che ha lasciato il partito meloniano ed è confluito al Misto, lì proprio dove si trova Ismaele La Vardera, sa ui social detto la sua: "Sono stato ingiustamente etichettato come il male assoluto della politica siciliana. Ogni azione e progetto in Sicilia viene deliberatamente collegato a me, con i finanziamenti pubblici trasformati in un mio presunto piano nefasto. La televisione scandalistica offende la mia dignità e quella di un politico perbene, omettendo di spiegare i periodi corretti di riferimento.
Le cifre mostrate, parte di un'azione calunniosa, appartengono al **2019** e sono legate a tanti professionisti , amici miei, e con “ORGOGLIO”senza alcuna relazione diretta con me. Nessuno considera le attività svolte dal **2019**, o riconosce le normative del FURS (Fondo Unico dello Spettacolo), che non offre scelte politiche personali, con fondi distribuiti nel **2021**, **2022**, **2023**.
È fondamentale chiarire che i miei interventi sono limitati a due associazioni che hanno operato per 20 anni in Italia, gestendo strutture da Marsala a Messina. Tuttavia, vengono ingiustamente associati a me, dipinto come IL MALE della politica siciliana, e devo "ringraziare" un amico un tempo fraterno per il linciaggio mediatico. L'ordine è: attribuire tutto a me e distruggermi moralmente con accuse infondate”.
Chiarisce ancora la sua posizione: "Tra il **2019** e il **2022**, non avevo alcuna influenza politica, e le accuse sono infondate. Il mio errore è stato fare troppo per il territorio, portando finanziamenti al territorio siracusano che ora si presentano come "spazzatura".
L'unica preoccupazione è diffamarmi, non vedere il vero impatto sul lavoro di centinaia di persone coinvolte. Conta il linciaggio mediatico, non la realtà. Purtroppo, le mie decisioni rappresentano solo il 20% di quanto viene mostrato, poiché io sono in carica dal **2023**, e chi continua a diffamarmi ignora volutamente questo fatto.
Sono un professionista serio, un padre di famiglia attento, e mi dedico a rafforzare politicamente e socialmente il mio territorio. Per contrastare un avversario politico, serve il supporto del popolo, non infamanti e FALSE INCHIESTE”.
Piovono contributi
Nonostante il caso appena scoppiato continuano a venire fuori piccoli e grandi contributi ad associazioni varie.
Ci sono 74.800 euro per l’associazione Antichi cortili che svolgerà la manifestazione “Cortili d’autori” tra la città di Palermo e la provincia; per “Palermo a kilometro 0” ci sono 58.500 euro utilizzati per la manifestazione “All around”; l’ associazione “E-Venti” incassa 78.400 euro per la manifestazione “Sicilia che meraviglia”.
Avrebbe già incassato 191mila euro l’associazione “Rusina” per il “Blue fest”.
La Vardera si riconcilia con De Luca
Foto con una candela in mano per i due deputati regionali, Cateno De Luca e Ismaele La Vardera, che segna la riconciliazione pre natalizia.
Il post dell’ex Iena mette la parola fine allo scontro: “Nei giorni scorsi ho ricevuto una chiamata di solidarietà da Cateno De Luca per le minacce subite. Martedì sono andato a trovarlo per ringraziarlo di persona per il gesto che ho apprezzato. Abbiamo avuto modo di parlare e mi sono sentito di ribadirgli che, anche se le nostre strade si sono separate, come può accadere in politica, la stima umana di un percorso che non rinnegherò mai, resta immutata. Auguro buona fortuna politica a Cateno e a tutti i miei ex colleghi deputati e alla comunità tutta di Sud Chiama Nord”.