Il Tribunale di Marsala (giudice monocratico Andrea Agate) ha assolto “perché il fatto non sussiste” il colonnello dell’Aeronautica militare Alessandro Scabia, ex comandante del distaccamento aeroportuale di Pantelleria, accusato di avere omesso, nonostante ne fosse a conoscenza, di informarne i militari sottoposti della presenza di amianto nel controsoffitto dell’hangar Nervi. E di non avere adottato le misure volte all’eliminazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro.
Nel corso del processo, erano scattati i termini di prescrizione del reato (i fatti contestati andavano dal 2012 al 2015), ma l’ufficiale vi ha rinunciato per dimostrare la sua innocenza. E dalle indagini difensive dall’avvocato Gaetano Di Bartolo (documenti e informazioni assunte da diversi militari in servizio presso alti Comandi dell'Aeronautica militare, poi ascoltati nel processo) è emerso che il colonnello Scabia, contrariamente a quanto gli era contestato, si era attivato per salvaguardare la salute dei militari in servizio nella base di Pantelleria. Il procedimento penale scattò a seguito della denuncia di un sottufficiale, il maresciallo Roberto Picone, che nel processo si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Fabrizio Rizzo.
Per Scabia, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione. A sostegno dell’accusa c’erano le dichiarazioni rese dal maresciallo Picone e da alcuni suoi colleghi, nonché le risultanze degli accertamenti effettuati dall’Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica dell’Aeronautica Militare.