Non bastava la siccità, né una rete idrica fatiscente e spesso soggetta a guasti. Ora, nell’area del Trapanese, si aggiunge un nuovo problema: l’emergenza salmonella. Da ieri, migliaia di cittadini di 15 comuni non possono utilizzare l’acqua potabile a causa della presenza del batterio rilevata nella rete idrica gestita da Siciliacque.
Le tracce di salmonella sono state individuate nei depuratori della Diga Garcia, nei pressi di Sambuca di Sicilia. Per contenere l’inquinamento, Siciliacque è intervenuta con la procedura di iperclorazione.
Nessun caso di salmonellosi, ma disagi diffusi
Fortunatamente, al momento non sono stati segnalati casi di salmonellosi, come confermato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp Trapani. La salmonellosi ha un’incubazione breve, tra le 12 e le 36 ore, e i controlli proseguiranno per garantire la sicurezza.
I tecnici dell’Asp stanno effettuando campionamenti nei comuni coinvolti e i risultati saranno disponibili lunedì. Tra oggi e domani, si prevede un graduale ritorno alla normalità.
Avvisi ai comuni e ordinanze dei sindaci
Già giovedì sera, l’Asp Trapani ha inviato una nota «urgentissima» ai sindaci dei 15 comuni coinvolti, invitandoli a limitare l’uso dell’acqua per scopi potabili.
«Il batterio presente in rete costituisce un rischio significativo per l’acqua in distribuzione», ha dichiarato Francesco Di Gregorio, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp.
I comuni interessati sono: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Erice, Gibellina, Paceco, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Trapani, Valderice e Vita.
Le autorità sanitarie hanno chiesto ai sindaci di emettere ordinanze che vietino l’uso potabile dell’acqua fino a nuova comunicazione. Come misure d’emergenza, l’Asp ha suggerito di bollire l’acqua o aggiungere amuchina nelle vasche d’accumulo comunali.
Situazione nei comuni
A Trapani, l’emergenza riguarda principalmente le frazioni di Fulgatore, Ummari e Baglio Nuovo, servite dalla condotta della fonte di Sambuca di Sicilia. Il resto della città, alimentato dai pozzi comunali di Bresciana, non presenta problemi di contaminazione.
Ad Alcamo, invece, il divieto di utilizzo dell’acqua è stato esteso alle zone di erogazione 1, 2 e 3. Anche qui i cittadini sono invitati a seguire le indicazioni delle autorità locali.
Cos’è la salmonella e perché è pericolosa
La salmonella è un batterio che può contaminare cibi e bevande, provocando infezioni gastrointestinali (salmonellosi). I sintomi includono febbre, diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. Nei soggetti più fragili, come anziani, bambini e immunodepressi, può causare complicazioni gravi.
La trasmissione avviene principalmente attraverso cibi o acqua contaminati, ma anche il contatto diretto con acqua infetta rappresenta un rischio. Per questo, è sconsigliato persino fare la doccia con l’acqua contaminata. Ma tra le domande che si pongono i cittadini c'è quella dell'origine dell'inquinamento. L'acqua come si è inquinata? Solitamente la salmonella si può riscontrare in acqua contaminata da reflui fognaria. Allora come si è scoperto che c'era la salmonella nell'acqua? Se è stato fatto un controllo a campione, ad esempio, la presenza di salmonella nell'acqua c'era già da tempo.
Durata e raccomandazioni per i cittadini
Secondo le stime, la situazione potrebbe protrarsi per almeno 5 giorni. Intanto, le autorità raccomandano di:
Utilizzare esclusivamente acqua potabile in bottiglia.
Evitare l’acqua del rubinetto per qualsiasi uso, incluso il lavaggio di alimenti o utensili.
Seguire attentamente le indicazioni comunicate dai sindaci e dagli enti sanitari locali.
Resta alta l’attenzione per garantire un ritorno alla normalità in sicurezza.