Negli anni ci hanno provato in tanti ad ottenere un riconoscimento Unesco. Dieci anni fa ci è riuscita Pantelleria, che con la sua vite ad alberello e l'agricoltura eroica è stata premiata con il riconoscimento molto ambito di patrimonio immateriale dell'umanità Unesco.
Adesso ci prova la provincia di Trapani, con un progetto che punta ad unire tutto il territorio con una cosa su cui tutti sono d'accordo: il buon cibo.
Trapani così si candida a diventare Città Creativa Unesco per la Gastronomia, un titolo che potrebbe rappresentare una svolta per il territorio della Sicilia occidentale. Il progetto è stato presentato ieri mattina nella sede del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, presso Sicindustria a Trapani, di fronte a istituzioni locali e operatori del settore turistico. La candidatura rappresenta il culmine di un lungo percorso di ascolto e confronto con il territorio, che si tradurrà in un dossier da presentare alla Commissione Nazionale Italiana Unesco il prossimo 3 febbraio. Se selezionato, il documento proseguirà il suo iter fino alla sede Unesco di Parigi entro il 3 marzo.
Un progetto per lo sviluppo del territorio
Il dossier di candidatura comprende sei progetti, equamente suddivisi tra iniziative locali e internazionali. A livello globale, l’obiettivo è promuovere il dialogo interculturale su temi fondamentali come integrazione, rispetto delle diversità, tutela ambientale e biodiversità, sfruttando la gastronomia come driver centrale. Sul fronte locale, i progetti puntano a rispondere alle sfide socio-economiche del territorio trapanese, valorizzando le risorse naturali, culturali e storiche della provincia.
“Dietro a questa candidatura c’è una visione molto chiara per il territorio della Sicilia occidentale e un lavoro di molti mesi. Se otterremo il riconoscimento, valorizzeremo i talenti della nostra terra puntando sulla cultura gastronomica come driver di sviluppo sostenibile economico e sociale,” ha dichiarato Rosalia D’Alì, presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale.
Cristiano Casa, consulente del Distretto e figura chiave nel successo della candidatura di Parma nel 2015, ha aggiunto: “Ho conosciuto persone orgogliose della loro terra e della loro storia, e prodotti straordinari che rappresentano un perfetto connubio tra ambiente e saper fare. Ora sarà fondamentale il gioco di squadra per valorizzare questo patrimonio.”
Un territorio unito verso l'obiettivo
L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per Trapani e la Sicilia occidentale, che potrebbero diventare la prima area del Sud Italia a ottenere questo prestigioso riconoscimento. Ad oggi, in Italia, solo Parma, Alba e Bergamo fanno parte del network delle Città Creative Unesco per la Gastronomia, mentre nel mondo il titolo è stato attribuito a 350 città. L’inclusione di Trapani rafforzerebbe il ruolo del territorio siciliano nella promozione culturale ed enogastronomica su scala globale.
Gli studenti della IV e V C del Liceo Artistico “Michelangelo Buonarroti” di Trapani hanno partecipato attivamente al progetto, realizzando loghi di supporto alla candidatura. Tra i lavori presentati, il logo ideato da Sandro D’Angelo è stato selezionato per rappresentare il dossier ufficiale. A tutti gli studenti è stato consegnato un attestato di partecipazione, sottolineando l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nel processo di valorizzazione territoriale.
La candidatura di Trapani si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo che mira a integrare cultura, tradizioni e innovazione. Il percorso verso il riconoscimento Unesco rappresenta non solo un’occasione di crescita per l’industria turistica, ma anche una possibilità di creare una rete tra pubblico e privato per promuovere il territorio e affrontare le sfide del futuro. Con il supporto di istituzioni, operatori locali e comunità, Trapani punta a trasformare la propria identità gastronomica in un motore di sviluppo sostenibile.