La Regione Siciliana ha varato il Reddito di Povertà, un contributo economico destinato alle famiglie più fragili. Con un budget di 30 milioni di euro, questa misura, fortemente voluta dal presidente Renato Schifani, punta ad aiutare almeno 10 mila famiglie siciliane. Il bando prevede criteri precisi di assegnazione, punteggi specifici e un meccanismo di graduatoria che assicurerà un processo equo e non basato sul "click day".
Tre fasce di contributoL’assegno sarà differenziato in tre fasce:
Il bando prevede quattro criteri principali:
Reddito familiare (ISEE):
Numero di componenti della famiglia:
Condizioni particolari:
Criteri di parità:
A parità di punteggio, avranno la priorità le famiglie con un numero maggiore di figli.
Chi otterrà il contributo sarà impiegato in progetti di lavori socialmente utili, definiti dai Comuni di residenza e calibrati sulla base delle condizioni psico-fisiche dei beneficiari.
Tempi e gestione del bandoLa gestione della misura è stata affidata all’Irfis, che curerà la piattaforma informatica per la presentazione delle domande e la successiva graduatoria. Dopo l’approvazione definitiva della giunta regionale, prevista per la prossima settimana, il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tra fine gennaio e febbraio. Le domande potranno essere presentate entro un mese dalla pubblicazione, mentre i primi assegni saranno erogati in primavera 2025.
Il presidente Schifani ha dichiarato: "Questa misura non è un reddito di cittadinanza, ma un aiuto una tantum strutturato per arrivare in maniera concreta e immediata a chi ne ha più bisogno, garantendo equità e coinvolgendo i beneficiari in attività utili per la collettività".
Altri aiuti in arrivoOltre al Reddito di Povertà, un emendamento alla Finanziaria 2025, presentato da Marianna Caronia (Noi Moderati), prevede la creazione del Fondo Sicilia con una dotazione iniziale di 4 milioni di euro. Questo fondo offrirà prestiti senza interessi fino a 15 mila euro, rimborsabili in cinque anni, con un periodo di pre-ammortamento di 18 mesi, per supportare le famiglie siciliane colpite dall’aumento del costo della vita.
Una risposta concreta a favore delle fasce più deboli della popolazione, in un momento economico complesso.