"La cronica carenza di dirigenti nell’Amministrazione regionale non può essere affrontata con un pannicello caldo". È questa la dura critica lanciata da Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, nei confronti delle recenti misure adottate dagli assessorati alla Salute e all’Economia per sopperire alla mancanza di figure dirigenziali.
Secondo la deputata pentastellata, la scelta di assumere personale comandato proveniente da altri enti pubblici rappresenta un tentativo "maldestro" di gestire un problema reale, ma che richiede soluzioni ben più strutturali. "La Regione – sottolinea Schillaci – è ferma all’età paleozoica, incapace di adottare una riforma legislativa che possa garantire un reale rinnovamento del personale dirigenziale".
Riforma attesa da oltre vent'anni
La situazione attuale deriva, secondo Schillaci, da una normativa vecchia di oltre vent’anni, che ha progressivamente svuotato i ruoli dirigenziali regionali. Una carenza che, a detta della vice capogruppo, rischia di paralizzare il funzionamento dell’intera macchina amministrativa siciliana in un momento storico particolarmente complesso, caratterizzato da numerose sfide economiche, sociali e sanitarie.
"Non possiamo continuare a rimandare una riforma organica per le nuove assunzioni – ha aggiunto Schillaci – che passi attraverso concorsi pubblici in grado di portare nuove competenze, più smart e multitasking, capaci di dare una svolta alla gestione amministrativa della Regione".
Un altro punto centrale del discorso di Schillaci è l’importanza di contrastare la fuga dei cervelli dalla Sicilia. "Senza opportunità concrete – ha avvertito – i giovani talenti continueranno a cercare lavoro altrove, privando la Regione di risorse umane qualificate".
Per questo motivo, la deputata del M5S ha invitato il governo Schifani a modificare la proposta di legge sulla dirigenza, avviando un confronto serio e condiviso con i sindacati e le parti sociali. "Noi siamo pronti a lavorare in Parlamento per trovare soluzioni – ha dichiarato – ma finora sulla riforma non c’è stata alcuna condivisione".
L’appello al governo regionale
Il messaggio di Schillaci è chiaro: serve un cambio di passo. "La Regione non può continuare a navigare a vista, tappando falle con soluzioni temporanee. È necessario un intervento organico e strutturale per riformare la dirigenza, garantendo efficienza e innovazione all’amministrazione pubblica siciliana".