Lady Sanità, al secolo Daniela Faraoni, non si è ancora insediata in piazza Ottavio Ziino. La delega è esercitata ad interim dal presidente della Regione, Renato Schifani.
L’incarico sarà conferito nella giornata di domani.
I dubbi del M5S
A sollevare perplessità sulla nomina e sul conferimento di incarico è il Movimento Cinque Stelle: “L' incarico alla dottoressa Faraoni potrebbe essere inconferibile oltre che incompatibile con quello all'Asp attualmente diretta dalla stessa. Praticamente rischia di essere il controllore di se stessa”.
Congiuntamente lo hanno messo nero su bianco il referente regionale del M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, e il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
Continuano poi: “Il Dlg 39/2013 sembra molto chiaro e nei prossimi giorni faremo i nostri approfondimenti, pronti a segnalare eventuali anomalie alla magistratura amministrativa che su episodi del genere ha sempre acceso i riflettori. Il decreto sbarra la strada a nomine per “coloro che nell'anno precedente, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico...”. A questi non possono essere conferiti gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali, gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale...'.”
“Ci sembra - continuano Di Paola e De Luca - che il caso della Faraoni possa rientrare pienamente in queste ipotesi, ma verificheremo. Cosa che ci auguriamo abbia fatto la Regione. Sarebbe altrimenti l'ennesimo disastro targato Schifani. Per fare contento Sammartino e la Lega – concludono – Schifani rischia di dare un incarico a chi potrebbe non avere le carte in regola per accettarlo. Tutto questo nel silenzio assoluto di Fratelli d'Italia, sempre più marginale, mentre la sanità affonda”.
La questione
Se da una parte i Cinque Stelle affermano, legge alla mano, una procedura chiara, dall’altra parte la Faraoni non ha ancora firmato il decreto di conferimento di incarico, che quasi certamente avverrà nelle prossime ore.
La Direttrice Generale ASP Palermo si è di fatto dimessa venerdì scorso, l’ASP in questo momento è affidata al direttore sanitario Antonio Levita.
Dunque la questione della inconferibilità viene meno.
I nomi in ballo
La successione alla Direzione dell’ASP di Palermo si è aperta, fonti accreditate parlano del nome di Salvatore Iacolino, oggi alla Pianificazione Strategica in assessorato. E’ una casella che potrebbe chiedere di occupare Fratelli d’Italia con un nome di diretta espressione.
I complimenti della DC a Schifani
In una nota firmata Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, i vertici della DC si complimentano con il governatore dell’Isola: “La determinazione del Presidente nell’affrontare la crisi in prima persona e nel proporre iniziative di rilancio dimostrano una visione chiara per una Sicilia che si rimbocca le maniche per risolvere problematiche che hanno radici lontane. La Democrazia Cristiana esprime un ringraziamento alla dottoressa Volo per quanto svolto e augura buon lavoro alla dottoressa Faraoni che ha già dimostrato capacità e competenze nella gestione ed è sicuramente in grado di avviare un piano di rilancio per superare le attuali criticità”.
I malumori in casa azzurra
Molto male, dicono sottovoce, i dirigenti di Forza Italia. La scelta in solitaria del presidente Schifani ha stoppato gli appetiti dei vari deputati. Adesso però in molti chiedono un cambio al vertice regionale del partito, a saltare potrebbe essere la testa di Marcello Caruso, attuale coordinatore e uomo di fiducia di Schifani.