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20/01/2025 14:36:00

Mattarella a Palermo visita la scuola di due studenti oggetto di razzismo

 Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha visitato questa mattina a sorpresa la scuola di Palermo Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. E, secondo quanto si apprende, si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5 C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa «Io leggo perché», davanti a una libreria, al centro di Palermo.

Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.

I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il «Va, pensiero» dal Nabucco.

«Vivere insieme e dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile, ma esaltante», ha detto il Presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.

«È andato tutto molto bene. Il presidente ha incontrato la comunità scolastica e i ragazzi erano felici. Non sapevano della visita e hanno scoperto che l’ospite era speciale quando lo hanno visto». Lo dice Giovanna Genco, preside della scuola dell’infanzia, elementare e media De Amicis-Da Vinci.
«Abbiamo parlato di cultura lettura e musica, perché la nostra scuola è a indirizzo musicale. Il presidente ha ascoltato i ragazzi suonare e si è soffermato con una classe». «Gli scolari hanno chiesto al presidente - conclude - quali fossero i suoi sogni e che lavoro desiderasse fare da bambino. Lui ha risposto che avrebbe voluto fare il medico ma che nella vita si cambia».