Il 2024 è stato un anno complesso per il panorama imprenditoriale siciliano, che ha visto un calo complessivo di 7.600 imprese, con le difficoltà più marcate nei settori del commercio e dell’agricoltura. Tuttavia, nel settore turistico si registra un segnale di miglioramento, sebbene con un saldo ancora negativo: il bilancio tra iscrizioni e cessazioni si attesta a quasi 500 imprese in meno, ma con un trend che lascia intravedere un possibile rilancio.
Secondo l’analisi del centro studi di Assoesercenti, il numero di nuove imprese turistiche iscritte è quasi triplicato rispetto al 2023. Nel corso dell’anno, sono state registrate ben 1.985 nuove imprese contro le 772 dell’anno precedente. Un dato che evidenzia una rinnovata fiducia nel potenziale del settore turistico siciliano, nonostante le difficoltà economiche e strutturali che continuano a pesare sul tessuto imprenditoriale dell’isola.
I dati territoriali: Palermo in ripresa, Catania in difficoltà
L’analisi territoriale offre un quadro più dettagliato e variegato. Palermo si distingue positivamente, chiudendo l’anno con un saldo attivo di 176 imprese nel settore turistico, dimostrando una capacità di attrarre nuovi investimenti e creare opportunità. Seguono, con risultati più contenuti, Trapani, Messina e Agrigento.
Catania, invece, rappresenta un punto critico: il saldo è negativo di oltre 400 imprese, segnale di una crisi più profonda che richiede interventi mirati per sostenere gli operatori locali e rilanciare il territorio. Questo squilibrio riflette probabilmente problematiche legate alla gestione infrastrutturale, alla competitività e alla promozione del turismo locale.
Un settore in trasformazione
Nonostante le chiusure, il settore turistico siciliano sembra attraversare una fase di trasformazione. L’aumento delle nuove iscrizioni potrebbe indicare una maggiore attenzione verso modelli di business innovativi e sostenibili, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla qualità dei servizi e all’esperienzialità.
Il miglioramento del trend delle iscrizioni nel turismo rappresenta una base su cui costruire, ma è essenziale che le istituzioni e gli stakeholder locali lavorino insieme per consolidare questa ripresa. Interventi mirati su formazione, infrastrutture e promozione internazionale potrebbero rappresentare le leve chiave per rafforzare il settore e mitigare gli effetti delle chiusure.
In un contesto complesso come quello del 2024, il turismo siciliano si conferma un settore strategico per l’economia regionale. La strada è ancora lunga, ma i segnali positivi registrati quest’anno lasciano intravedere un potenziale rilancio per il futuro.