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24/01/2025 22:00:00

 Unci AgroAlimentare elogia il piano del governo contro l’emergenza granchio blu

Un importante passo avanti per il settore della pesca e dell’acquacoltura arriva con il piano d’azione del governo contro il granchio blu, una specie invasiva che ha causato danni significativi agli ecosistemi marini e alle attività economiche collegate. A sottolinearne l’importanza è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, che ha espresso soddisfazione a margine della presentazione ufficiale del provvedimento.

All’evento, che ha visto la partecipazione del commissario straordinario Enrico Caterino, dei ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), e del sottosegretario Patrizio La Pietra, è stato illustrato un piano strategico basato su solide fondamenta scientifiche e operative, con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di istituti di ricerca specializzati.

Gli obiettivi del piano
Scognamiglio ha evidenziato i quattro obiettivi principali della strategia governativa: Contrasto alla diffusione del granchio blu: L’invasiva specie aliena, responsabile di danni ingenti a pesca e acquacoltura, sarà monitorata e contenuta; Indennizzi agli operatori del settore: Misure economiche saranno messe in atto per compensare le perdite subite dagli allevatori e pescatori; Trasformazione del granchio blu in risorsa: Si promuoverà una filiera di commercializzazione per valorizzare economicamente il crostaceo; Tutela della biodiversità: Saranno attuati interventi mirati a proteggere gli habitat marini colpiti dall’invasione della specie.

Secondo Scognamiglio, il piano non si limita a contenere l’emergenza ma pone le basi per un rilancio sostenibile del settore ittico, riducendo la dipendenza dalle importazioni – come nel caso delle vongole – e rafforzando la resilienza degli operatori.

Un lavoro congiunto e scientificamente fondato
Il presidente dell’Unci AgroAlimentare ha sottolineato il valore del metodo adottato: una collaborazione istituzionale tra governo, commissioni parlamentari, regioni e categorie del settore. Questo approccio, elaborato nei tempi previsti dal cronoprogramma, dimostra come uno sforzo coordinato possa portare a soluzioni concrete per affrontare crisi complesse.

Inoltre, Scognamiglio ha ribadito l’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica come strumenti indispensabili per la tutela delle attività primarie e la salvaguardia dell’ambiente, sottolineando la necessità di bilanciare le esigenze economiche con i parametri di sostenibilità ambientale.

Concludendo, Scognamiglio ha definito il piano come un “punto di svolta credibile” per un settore che ha vissuto mesi difficili a causa dell’emergenza granchio blu. “Da parte nostra, garantiamo pieno sostegno all’attuazione degli interventi, plaudendo al lavoro svolto dai delegati del governo e dalla Direzione Pesca”, ha dichiarato.

Il piano non solo rappresenta una risposta all’attuale crisi, ma anche una visione strategica per il rilancio della pesca e dell’acquacoltura, settori fondamentali per l’economia e la sostenibilità ambientale del Paese.