Dopo una lunga battaglia legale durata più di 15 anni, il Tribunale civile d’Appello di Palermo ha condannato la clinica La Maddalena di Palermo a un risarcimento di 309 mila euro a favore di una paziente, L.C., che nel 2009 aveva subito gravi danni alla salute a seguito di un presunto errore medico.
La vicendaL.C., all’epoca una donna di circa 45 anni, era stata ricoverata presso la Maddalena per diversi disturbi, tra cui dolori addominali, una presunta tossicità da farmaci e problemi renali. Poco dopo il ricovero, i medici avevano diagnosticato una infezione da Escherichia Coli, probabilmente già presente al momento dell’arrivo in ospedale. Tuttavia, secondo i giudici, le responsabilità della clinica iniziano proprio in quel momento: la mancata somministrazione tempestiva di antibiotici sarebbe stata determinante per lo sviluppo di una endocardite infettiva, una grave malattia al cuore che ha lasciato la donna parzialmente invalida.
La sentenzaLa Corte d’Appello ha ribaltato la decisione di primo grado, che aveva scagionato la Maddalena sulla base delle perizie iniziali. I nuovi accertamenti disposti dalla Corte hanno invece evidenziato la responsabilità della clinica nell’aggravamento della condizione della paziente, confermando un ritardo nel trattamento che ha avuto conseguenze devastanti sulla salute della donna.
La sentenza prevede un risarcimento totale di 309 mila euro, suddiviso tra danni patrimoniali, non patrimoniali e interessi.
I commenti dei legaliI difensori della donna, gli avvocati Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, si sono detti soddisfatti del risultato:
Un precedente significativo"Siamo molto felici di avere consentito alla nostra assistita di ricevere un giusto risarcimento. La Corte di Appello ha condiviso che l’operato dei consulenti d’ufficio utilizzati in primo grado risultava totalmente erroneo, tanto da aver disposto il rinnovo delle indagini peritali".
Questa sentenza rappresenta un importante precedente per casi simili, evidenziando come errori nella gestione delle infezioni e ritardi nei trattamenti possano avere conseguenze legali significative per le strutture sanitarie. La clinica Maddalena non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda.