Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/02/2025 11:00:00

 Lo scandalo al Policlinico: liste d’attesa truccate e pure i morti inseriti nel sistema

Si è chiusa l’inchiesta della Procura di Palermo e della Guardia di Finanza sulle gravi irregolarità nella gestione delle prenotazioni al Centro Unico di Prenotazione (CUP) del Policlinico, portando alla luce un sistema di favoritismi e abusi che avrebbe penalizzato i pazienti in attesa di visite specialistiche.

Secondo le indagini, un gruppo di otto impiegati avrebbe manipolato le liste a proprio piacimento, riservando i posti disponibili ad amici, parenti e conoscenti, mentre gli altri utenti erano costretti ad attendere mesi, se non anni, per una prestazione sanitaria.

L’inchiesta ha rivelato casi sconcertanti, tra cui l’inserimento nel sistema di pazienti deceduti – uno dei quali scomparso addirittura nel 1999 – al fine di bloccare gli appuntamenti e poi riassegnarli ai “raccomandati”. Il tutto sarebbe avvenuto con la complicità di alcuni medici che avrebbero concesso priorità ingiustificate.

Ora, con 128 casi accertati, gli impiegati coinvolti rischiano il processo. Il caso ha scatenato polemiche politiche, proteste da parte dei cittadini e una bufera che ha portato a dimissioni e provvedimenti disciplinari all’interno della struttura sanitaria.