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03/02/2025 09:00:00

I tributi dell'ex Provincia di Trapani, applicate le tariffe massime

 Il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha deciso di applicare il massimo livello delle tariffe per i tributi locali, con un incremento del 5% dell'aliquota della tassa provinciale per l'esercizio delle funzioni di Protezione e Igiene dell’Ambiente (TEFA). La decisione è stata presa con un decreto del commissario straordinario Maria Concetta Antinoro, che ha confermato la proposta avanzata dal dirigente del settore finanziario Renato Schifano.

Gli aumenti delle imposte
Oltre all’aumento del TEFA, sono stati confermati gli incrementi massimi per altri tributi locali, fondamentali per finanziare le attività dell'ente:

- Imposta Provinciale sulle Assicurazioni RCA, portata ai livelli massimi del 16% e 30%;
- Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che si applica alle nuove immatricolazioni e ai passaggi di proprietà dei veicoli;
- Tasse sulle funzioni amministrative, tra cui il controllo degli scarichi e l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti.

L’Automobile Club d’Italia (ACI-PRA) continuerà a occuparsi della riscossione di alcuni di questi tributi, come l'IPT e le registrazioni automobilistiche.

Le motivazioni dell’aumento
Secondo il Libero Consorzio, l’incremento delle tariffe è una misura necessaria per far fronte alle difficoltà finanziarie dell’ente, che da anni soffre per carenza di fondi e problemi nella gestione dei servizi pubblici. La decisione rientra in una più ampia strategia di manovra finanziaria straordinaria, resa necessaria dalla difficile situazione economica delle ex Province siciliane.

Nel decreto si evidenzia che questi aumenti permetteranno di garantire la continuità dei servizi essenziali, in particolare la gestione dei rifiuti e il funzionamento della macchina amministrativa.

Critiche e incertezze sul futuro delle ex Province
Gli aumenti decisi per il triennio 2025-2027 si inseriscono nel perenne stallo istituzionale delle ex Province, che continuano a esistere senza una chiara governance politica e con bilanci sempre più in crisi.

Da anni, la riforma delle ex Province siciliane è oggetto di dibattito, ma senza una soluzione definitiva. Il sistema attuale, con commissari straordinari alla guida dei Liberi Consorzi, non ha portato a una gestione finanziaria stabile, e gli aumenti delle tasse sono spesso l’unico strumento per mantenere in piedi i servizi.

Nel frattempo, i cittadini si trovano ancora una volta a dover sostenere maggiori costi senza avere in cambio miglioramenti tangibili nei servizi pubblici, mentre il futuro delle ex Province rimane incerto e irrisolto.