Mentre l’acqua scorre e la diga Trinità si svuota, gli agricoltori temono una nuova catastrofe estiva che potrebbe distruggere definitivamente l’agricoltura siciliana. Salvini ipotizza la nomina di un commissario per avviare le procedure necessarie alla messa in sicurezza della diga, ma i tempi si preannunciano lunghi e incerti. Questo emerge chiaramente dall’incontro tra Regione e Ministero, il cui esito è a dir poco scandaloso: servirà un mese solo per capire come agire, dopo anni di immobilismo.
Da giorni, con una velocità di 1,5 metri cubi al secondo, la diga si sta svuotando. Continuando di questo passo, non conterrà più l’acqua necessaria a soddisfare il fabbisogno dell’intero comparto agricolo.
Il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, ha disposto lo svuotamento nelle scorse settimane, dopo aver constatato che la Regione non ha effettuato i lavori necessari per garantire la sicurezza dell’infrastruttura. Si tratta di una diga costruita negli anni ’50, soggetta a rischi sismici e idrogeologici, motivo per cui la sua capacità di accumulo è stata progressivamente ridotta negli anni. Già nel 2018 era stato predisposto un progetto per la messa in sicurezza della diga.
Il CIPE aveva stanziato 3 milioni di euro, ma né l’allora governatore Nello Musumeci, oggi ministro della Protezione Civile, né il suo successore Renato Schifani hanno mai affrontato concretamente la questione.
Oggi, la soluzione proposta dal Governo regionale è la più sciagurata possibile: nominare un consulente per la diga, il quale non potrà far altro che incaricare altri consulenti, in un circolo vizioso che non porterà ad alcuna soluzione concreta. L’unica certezza è lo svuotamento della diga, che rappresenterà un colpo mortale per l’intero settore agricolo.
Salvatore Oddo