Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/02/2025 18:00:00

Il futuro di Villa Damiani a Marsala

Nei giorni scorsi, nella commissione consiliare per l’accesso agli atti di Marsala, sono stati auditi il sindaco, l’assessore alle politiche sociali e il dirigente ai servizi sociali in merito alla Deliberazione della Giunta Comunale n. 267 dell’08/07/2024, avente per oggetto:

"Accoglimento della manifestazione di interesse del CNR-IRIB (Ente Pubblico) in collaborazione con l’ASP di Trapani per l’utilizzo in comodato d’uso gratuito provvisorio, per un anno, dell’immobile sito in Marsala, 'Villa Damiani' in contrada Oliva; approvazione dello schema di contratto di comodato d’uso gratuito."

Questo provvedimento è stato adottato dopo che l’accordo con il CNR-IRIB di Messina è decaduto per volontà dell’ente peloritano.

Durante l’audizione è emerso un nodo cruciale: l’utilizzo della struttura è conforme alle normative vigenti? A tal proposito, la legge 22 giugno 2016, n. 112 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), nota come Legge Dopo di noi, stabilisce all’articolo 1:

"La presente legge è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità."

L’articolo 4, relativo alle finalità del Fondo (risorse economiche), prevede:

Il Fondo è destinato all’attuazione degli obiettivi di servizio di cui all’articolo 2, comma 2, e, in particolare, alle seguenti finalità:
a) attivare e potenziare programmi di intervento per favorire percorsi di deistituzionalizzazione e di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni della casa familiare, sfruttando anche le migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, per evitare l’isolamento delle persone con disabilità grave di cui all’articolo 1, comma 2;
b) realizzare, ove necessario e comunque in via residuale, soluzioni abitative extrafamiliari per la permanenza temporanea delle persone con disabilità grave, nel rispetto della loro volontà, ove possibile, e di quella dei loro genitori o tutori;
c) creare soluzioni abitative innovative di tipo familiare e di co-housing, finanziando acquisto, locazione, ristrutturazione e attrezzature necessarie, anche tramite forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;
d) sviluppare programmi per accrescere la consapevolezza, l’abilitazione e le competenze necessarie alla gestione della vita quotidiana e all’autonomia delle persone con disabilità grave.
Il primo cittadino può essere criticato per molti aspetti del suo operato dal 2020 a oggi, ma in questo caso i margini di dubbio sulla sua azione sono ridottissimi, se non inesistenti. In attesa dell’eliminazione delle barriere architettoniche, compresa l’installazione di un ascensore, ha scelto di affidare la struttura a un ente pubblico. D’altro canto, un soggetto privato, La Lega del Filo d’Oro, aveva manifestato interesse, ma non ha presentato un progetto adeguato nei tempi previsti.

Inoltre, il sindaco Grillo ha dato mandato all’Avvocatura comunale di valutare la possibilità di richiedere un risarcimento al CNR-IRIB per il mancato rispetto del contratto.

Il futuro dell’ex Cittadella dello Sport è già delineato dalla legge: per renderla idonea alla destinazione d’uso servono interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. È compito della politica non tradire il futuro di Villa Damiani, ma realizzarlo.

Vittorio Alfieri